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23 Luglio 2025 - 14:38
A sinistra, uno dei vasi danneggiati. A destra Marco Magliano, presidente della Pro loco
Lunedì mattina la piazza del paese si è presentata in condizioni poco edificanti: una decina di sedie di plastica verdi sparse (alcune rovesciate), un tavolino bianco abbandonato nel mezzo, un vaso di fiori per terra e diversi tappi di bottiglie di birra lasciati a terra. Un’immagine che ha fatto male, soprattutto considerando lo spirito con cui quei semplici arredi erano stati messi a disposizione. Il danno più grave? Ben sei sedie risultano rotte e saranno da buttare. La Pro Loco, che da sempre durante il periodo estivo lascia le sedie a disposizione della comunità sotto il tiglio o presso l’ufficio postale, ha espresso disappunto e amarezza per l’accaduto.
«La nostra intenzione è sempre stata quella di lasciarle fuori - spiega il presidente Marco Magliano - perché è giusto (ed è bello) che la gente possa sedersi in piazza, soprattutto in un punto iconico e accogliente come quello sotto il tiglio. Non vogliamo che un gesto incivile vanifichi questo piccolo servizio pensato per il bene del paese». In un primo momento si era valutato di ritirare completamente le sedie, lasciandole fuori solo in occasione degli eventi. Ma poi è prevalsa la volontà di non penalizzare tutti per colpa di pochi.
«Siamo certi - aggiunge - che non si tratti di qualcuno del paese. Però, quando non si riesce a individuare un colpevole, spesso a rimetterci sono tutti. E non vogliamo che succeda». Per questo, le sedie resteranno disponibili, almeno per ora. Ma arriva un chiaro appello alla responsabilità collettiva: «Chiediamo a tutti di aiutarci. Se vedete qualcuno trattarle con poca cura, dite qualcosa. Non vogliamo arrivare al punto di doverle togliere per sempre, ma è un rischio concreto. Anche solo per una questione di sicurezza: se qualcuno dovesse cadere da una sedia rotta, a doverne rispondere saremmo noi».
Una scelta di fiducia e dialogo, perché anche un gesto semplice come lasciare una sedia in piazza è un modo per far vivere il paese, ma solo se ognuno ci mette un po’ di attenzione e di cura.
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