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25 Luglio 2025 - 08:10
Lo prevedeva la convenzione stipulata nel 2006 tra Mondovicino e il Comune di Mondovì
Outlet mio, quanto mi costi. È una bella "patata bollente" quella che si sta per prendere sulle spalle il Comune di Mondovì: accollarsi le spese di gestione, e in alcuni tratti anche la proprietà, delle strade di Mondovicino. E delle rotonde interne. Tutto compreso: tagli erba, manutenzione, illuminazione, segnaletica. Una botta da decine di migliaia di euro l'anno. Perché? Perché lo prevede la convenzione stipulata nel 2006, quando il parco commerciale stava nascendo. Una convenzione che sarebbe scaduta nel 2022, è stata prorogata un paio di volte, ma ora i nodi arrivano al pettine.
Il complesso delle strade e di alcune piazze interne dell'Outlet è "proprietà comunale". Ma fino a oggi la gestione e la manutenzione erano in mano alle società che gestiscono il parco commerciale. Parliamo, tanto per capirci, dell'ingresso da via Tanaro, delle prime due grandi rotonde, di quasi tutta la viabilità che ruota attorno ai parcheggi e sul lato esterno dell'outlet (queste sono aree già di proprietà comunale, che passerebbero in gestione alle casse pubbliche). Ma soprattutto di un altro punto, enormemente critico e oneroso: il sottopasso che conduce dall'uscita del centro commerciale al casello A6.
Il sottopasso verso il casello A6
«La sola manutenzione e gestione di questo tratto - spiega il sindaco di Mondovì, Luca Robaldo -comporta una spesa di 30-40 mila euro all'anno. La spesa per il mantenimento della segnaletica orizzontale sarebbe enorme. Io non giudico i sindaci che stipularono la convenzione all'epoca: non mi piace fare discorsi di questo tipo. Gli anni dell'apertura di Mondovicino erano anni in cui si pensava che questo intervento avrebbe portato grandi cose». Se sia andata o meno come ci si aspettava, è un altro discorso. In tanti ricorderanno che la realizzazione di Mondovicino, con le previsioni di traffico in ingresso (si sognavano folle di clienti ogni giorno) è la ragione per cui il casello A6 di Mondovì venne allargato - anzi: "ingigantito" - come è oggi. Il punto è un altro: la convenzione è scaduta, e ora i conti vanno regolati.
Una delle rotonde del parco commerciale che passeranno in gestione al Comune
«Ci sono aree che sono sempre state "di proprietà comunale", pubbliche, gestite però dalla proprietà e dalle società dell'outlet: manutenzione, illuminazione, asfalti e quant'altro. Nei prossimi mesi dovremo gestire anche gli aspetti pedonali, la manutenzione delle piante. E inoltre da oggi il Comune entra in proprietà anche di altre zone, tra cui il sottopasso verso il casello autostradale. Ha un impatto manutentivo enorme, che si traduce in un impatto notevole sulle casse del nostro Comune. Sono aspetti su cui abbiamo cercato di approfondire il più possibile rispetto a quanto è stato fatto. Teniamo certamente fede a quanto è stato stipulato da chi c'era prima di noi, ma non ce la sentivamo di accettarlo “a cuor leggero”».
Si tratta, lo scriviamo senza voler esagerare, di aggiungere alle casse pubbliche il costo della manutenzione stradale di quello che è a tutti gli effetti un intero "quartiere" della città. Un quartiere in cui, però, transitano probabilmente migliaia e migliaia di auto al giorno, molte di più di quante ne passano nella stragrande maggioranza delle altre vie cittadine. Si pensi ai costi del taglio dell'erba nelle rotonde, della pulizia dei marciapiedi, dei lampioni. O, per toccare un punto ancora più grosso, lo sgombero neve: un capitolo già oneroso per le casse della città, che di fatto andrebbe ad aumentare in modo vertiginoso. Il sindaco: «Ci sono tanti aspetti da chiarire. Dunque abbiamo iniziato un confronto, che è stato estremamente costruttivo: e di questo dò atto a tutte le società che fanno parte del compendio “Mondovicino”, che sono soggetti diversi. Servirà capire cosa e come come fare».
Il sindaco poi si toglie un sassolino dalla scarpa: «Mi è capitato di sentirmi dire che il Comune "non dovrebbe mettere i parcheggi a pagamento a Breo, ma metterli a Mondovicino". Sono un po' stufo di sentire certe voci. C'è un dettaglio, in una convenzione del 2009 in cui si dice che l'Amministrazione si impegna a mantenere i parcheggi di Mondovicino liberi e gratuiti "perennemente". Posso fare qualcosa? Non lo so: dipende dal dialogo da mantenere con la proprietà. E io non ho mai creduto che Mondovicino sia un male assoluto che abbia distrutto la città. Nel 2006 il mondo era diverso, non c'era Amazon, c'erano prospettive diverse. Dal 2007 a oggi, Mondovicino ha versato nelle casse pubbliche 5 milioni e 700 mila euro di IMU e Tasi. Ha sempre versato il contributo per il turismo, ha contribuito ad alcune manifestazioni o per la linea di trasporto».
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