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25 Luglio 2025 - 11:58
In Consiglio comunale qualche perplessità, però poi si vota unanimi
È una decisione "particolare" quella assunta ieri sera dal Consiglio comunale di Mondovì. Il Consiglio ha votato, all'unanimità, una convenzione con la Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri che prevede di "girare" ai padri filippini di Mondovì la somma di 300 mila euro, erogata dalla Compagnia San Paolo, per ristrutturare una parte dei locali che stanno a fianco della sede del Politecnico: perché è lì che si dovrà trasferire il CPIA, la scuola di formazione per adulti. Per questo scopo, i padri Filippini concederanno l'utilizzo dei locali a titolo gratuito.
Come in tanti si ricordano, il Politecnico di Mondovì ha riaperto nel 2019. Una storia travagliata: il "Poli" venne a Mondovì negli anni '90 quando la città di Mondovì, grazie al lavoro di tanti (primo fra tutti il prof. Teresio Sordo) riuscì ad agguantare la sede universitaria, grazie anche a fondi importanti (come più volte ha raccontati l'ex senatore Luciano Lorenzi) che consentirono di aprire i corsi di Ingegneri e Architettura, Una favola che si è schiantata nel 2010, quando l'allora rettore decise di chiudere la "sede decentrata". La stessa favola poi è ricominciata nel 2019, con l'allora sindaco Paolo Adriano che riuscì non solo a stringere l'accordo col rettore Guido Saracco, ma soprattutto a trovare i fondi per mantenerlo.
E in questo furono fondamentali gli interventi delle fondazioni bancarie: Fondazione CRC e Fondazione CRT, che sottoscrissero un'intesa di 25 anni, quindi fino al 2034, per finanziare la nuova sede. Si allacciò un rapporto con Confindustria Cuneo, naturale interlocutore del Poli (come è ovvio che si: è un'Università tecnica) Oggi il Politecnico sta per partire con le nuove Lauree professionalizzanti. I corsi cominceranno nel settembre 2025.
La sede del Politecnico in via Cottolengo sta in due edifici: le ex Scuole "Battaglia", di proprietà del Comune, e l'ex Cinema "Ferrini", di proprietà della Congregazione dell'Oratorio di San Filippo. Nella prima sede oggi trova anche posto la scuola per adulti: il CPIA, significa Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti.
Le ex Scuole Battaglia, uno dei due edifici del Poli a Mondovì
A partire dal 2026, però, in questo edificio (le ex Battaglia) dovranno essere realizzati i laboratori e le strutture per le Lauree professionalizzanti. Quindi, che fine fa il CPIA? Qua sta il punto di cui si è discusso ieri.
Il Comune di Mondovì ha pensato di trasferire il CPIA in una nuova sede: locali di proprietà dei padri filippini, esattamente di fianco alla parte del Politecnico che ospita l'aula magna e le segreterie, ovvero l'ex cinema "Ferrini. La Congregazione si è data disponibile a mettere a disposizione i locali a titolo gratuito, mentre il Comune pagherà tutte le spese per le utenze (luce, riscaldamento, eccetera). C'è un problema: quei locali devono essere ristrutturati (in particolare si tratterebbe di lavori al tetto) in tempi rapidi.
Solo che... non si tratta di locali comunali: sono, appunto, privati, di proprietà della Congregazione Oratorio di San Filippo Neri. Il Comune ha dunque utilizzato un contributo da 300 mila euro erogato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Lo schema è questo: il Comune riceve i soldi, li "gira" ai padri filippini, che eseguiranno i lavori sui loro locali coi soldi della Compagnia SP e sotto, diciamo così, il "controllo del Comune". Anche perché poi è il Comune a dover rendicontare il tutto: l'erogazione, infatti, è al Comune.
«Era necessario fare così», spiega il sindaco Luca Robaldo, riferendosi ai tempi che la burocrazia impone alle Pubbliche amministrazioni. Se il lavoro fosse stato gestito direttamente dal Comune, non sarebbe stato possibile realizzare tutto entro pochi mesi. E il Politecnico, invece, deve partire coi corsi. «La Congregazione si impegna a fare i lavori, noi verificheremo che tutto sia compiuto nel rispetto dell'accordo».
Certo, qualche domanda viene a galla. E in effetti in Consiglio comunale...la sensazione che fosse una decisione presa un po' "a denti stretti", "obtorto collo", per un attimo è emersa. Non da tutti, si intende. Fra i consiglieri del Centrosinistra sembrava che serpeggiasse qualche dubbio: «Ma perché il Comune sta dando soldi pubblici a un privato, per fare i lavori nei suoi locali?» ha chiesto il consigliere cesare Morandini. «In realtà - risponde il sindaco - non risorse "pubbliche": sono della Compagnia San Paolo, restano di natura privata. Noi le riceviamo e le eroghiamo attraverso un accordo, in intesa con la Compagnia. Io ritengo un gran risultato che, con questa convenzione, di fatto tutte e tre le fondazioni bancarie contribuiscono al mantenimento del Politecnico». Ma i dubbi non si sono tradotti in atto politico: la sede del CPIA s'ha da fare e il punto viene approvato col voto positivo unanime di tutti i consiglieri. Il sindaco: «Ringrazio le minoranze per aver votato a favore».
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