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28 Luglio 2025 - 09:31
Si è tenuto giovedì 24 luglio il Consiglio comunale di Pamparato, una seduta particolarmente densa che ha visto l’approvazione di diversi punti tecnici, ma anche un momento di forte disaccordo interno alla maggioranza, culminato con la bocciatura del nuovo regolamento di Polizia Urbana, respinto con sei voti contrari sui dieci presenti.
Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, la responsabile dell’ufficio ragioneria ha illustrato la ratifica di una variazione di giunta da 147.244 euro, legata all’utilizzo di fondi vincolati. Tra gli stanziamenti più rilevanti: 7.619 euro per il contributo agli asili nido; 10.484 euro per il fondo a sostegno delle attività economiche; 12.746 euro per investimenti; 7.967 euro destinati a lavori di potenziamento dell’impianto sportivo del capoluogo. Da sottolineare anche 33.000 euro di differenza Fondi ATO 2022; 5.783 euro per la realizzazione di opere di urbanizzazione; 3.048 euro di proventi dai tesserini per la raccolta funghi; 5.300 euro destinati alla casa di riposo; 3.245 euro per la digitalizzazione delle procedure SUAP, finanziati con un trasferimento dal Consiglio dei Ministri; 45.286 euro di Fondi ATO (annualità 2024); 7.793 euro dal Programma per la montagna dell’Unione Montana. Oltre a questo, sono stati inseriti contributi derivanti dalla rinuncia delle indennità di alcuni consiglieri comunali, a favore dell'Associazione Amici di Valcasotto, della Pro Loco Serra e del Gruppo AIB. L’assestamento e la salvaguardia degli equilibri di bilancio sono stati presentati come un aggiustamento prudenziale delle previsioni per il secondo semestre, soprattutto sulle spese energetiche. Il bilancio, aggiornato dopo i primi sei mesi dell’anno, ha ottenuto parere favorevole del revisore e l’approvazione unanime del Consiglio.
L’episodio più significativo è avvenuto durante il punto 4 all’ordine del giorno, ovvero l’esame e l’approvazione del regolamento di Polizia Urbana, un documento ritenuto dal primo cittadino “necessario” per aggiornare regole e buone pratiche di convivenza civile in paese, il cui ultimo testo risaliva al lontano 1924. Il regolamento, ispirato a modelli già adottati da altri comuni della zona, prevedeva indicazioni su fuochi, orari dei cantieri, limiti di rumorosità nei mesi estivi e autorizzazioni per eventi serali, oltre a norme più specifiche su decoro urbano (come le antenne centralizzate sui tetti degli edifici) e sanzioni in caso di infrazioni. Ma non è bastato: su dieci consiglieri presenti, ben sei hanno votato contro, facendo così saltare l’approvazione del provvedimento, nonostante il parere favorevole del sindaco e di una parte della giunta. Tra i contrari, diverse le motivazioni emerse in aula: c’è chi ha contestato il carattere troppo restrittivo del regolamento per un paese come Pamparato, dove molte attività quotidiane (dal taglio dell’erba all’accensione dei fuochi) sono già regolate da norme gerarchicamente superiori, e chi ha criticato la mancanza di modifiche rispetto a quanto discusso nelle riunioni precedenti. «Ci sono troppe limitazioni per un paese che vive anche di spontaneità e libertà – ha detto uno dei consiglieri contrari –. È giusto mantenere il buon senso, ma senza irrigidire la vita dei cittadini». Il sindaco Borgna ha difeso con fermezza la proposta, sottolineando come il regolamento rispondesse anche a esigenze concrete di chi vive il paese, come nel caso di un privato cittadino intenzionato a investire sull’abitazione, ma preoccupato dai disagi legati al rumore notturno in occasione delle manifestazioni estive. «Senza un regolamento non abbiamo strumenti per intervenire», ha ribadito. Ha poi assicurato che il documento era un semplice riassunto e adattamento delle normative nazionali già in vigore, utile anche per dare riferimenti chiari ai Carabinieri e, a breve, alla futura Polizia Locale dell’Unione Montana. La bocciatura ha acceso anche i toni: «Ne abbiamo parlato a lungo – ha dichiarato Borgna – ma alcune proposte di modifica non sono mai arrivate in modo condiviso. Se il regolamento non va bene così, ne riparleremo, ma intanto, senza un regolamento, non potremo più concedere deroghe al rumore oltre la mezzanotte». Secca la risposta dei consiglieri contrari, che hanno accusato il sindaco di non essersi nemmeno appuntato le modifiche proposte e di minacciare provvedimenti che penalizzano attività commerciali e Pro Loco.
Più lineare la discussione sui punti successivi. Il Consiglio ha approvato la convenzione con l’Unione Montana Alta Val Tanaro per la gestione delle autorizzazioni paesaggistiche e per l’utilizzo della centrale unica di committenza, la nuova convenzione con la Pro Loco di Serra per la gestione delle strutture comunali della frazione, e la nomina dei rappresentanti comunali nel Consiglio di amministrazione dell’ex Asilo infantile San Giuseppe (Andrea Russo e Paola Regis).
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