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«A nove mesi dalle aggressioni al Pronto soccorso le telecamere non ci sono»

Asl dovrebbe installare 6 videocamere di sicurezza

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Il sindacato Nursind: «L'accordo era chiuso, ma non si è fatto quanto promesso»

Il sindacato infermieristico Nursind torna su un tema su cui si era fortemente insistito lo scorso autunno: «Dopo gli episodi di aggressioni ai danni del personale sanitario al Pronto soccorso, Asl aveva garantito che avrebbe installato sei telecamere al DEA di Mondovì. Invece… non è ancora avvenuto nulla».

Le telecamere possono avere una funzione importantissima. Il Decreto legge “Misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari” prevede che sia immediatamente applicabile l’arresto in flagranza di reato per chi aggredisce un operatore sanitario, ma che si possa procedere anche “in differita” (fino a 48 ore dal fatto) qualora il reato sia provato da documentazione video-fotografica.

Davide Canetti, segretario provinciale Nursind: «Come al solito, alle promesse fatte non segue nessuna misura. A novembre era stato raggiunto accordo tra noi e Asl per l’installazione delle telecamere. La sicurezza è un tema importantissimo. C’erano stati episodi gravi, con minacce al personale, aggressioni, porte e oggetti presi a calci. Il triage del DEA di Mondovì ora non può neppure contare sulla presenza di un oss nelle ore notturne, perché viene spostato su altre funzioni. Dopo otto mesi, non è stato installato nulla».

Le telecamere avrebbero dovuto essere installate nell’area esterna, nell’ingresso, nelle aree di attesa e triage. A quanto ha appurato il nostro giornale, le attrezzature sono state acquistate ma non è ancora stato eseguito l’intervento di installazione.

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