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Scatole di giochi donate all'Ospedale, in memoria dell'amico William Tagliaferri

William Tagliaferri è deceduto nell'ottobre 2/23

Scatole di giochi donate all'Ospedale, in memoria dell'amico William Tagliaferri

Il regalo delle Associazioni ludiche cuneesi

Lo hanno ricordato nel modo più bello che si potesse trovare: facendo conoscere il suo mondo, quello dei giochi. William Tagliaferri - Will, per tutti i suoi amici - era un super appassionato dell'universo ludico: giochi da tavolo e di ruolo, un mondo parallelo fatto di strategie, dadi colorati, pedine e tabelloni. Tagliaferri, cuneese, se ne è andato nell'ottobre 2023, all'età di 45 anni, lasciando un vuoto enorme nelle community ludiche della provincia di Cuneo. In sua memoria oggi  alcune associazioni, insieme al papà Mario, hanno donato libri e giochi ad alcuni reparti dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo. Uno splendido modo per fare vivere la sua "eredità ludica": divulgare la sua passione, dando a chi sta attraversando un momento di difficoltà la possibilità di conoscere quel mondo un po' magico, fatto di fantasia e divertimento sano.

Della donazione fanno parte alcuni giochi già appartenenti a Will, dalla sua collezione, ma anche nuovo materiale (giochi e libri) acquisiti a seguito di una raccolta fondi promossa dai suoi amici. 

A consegnare il materiale c’erano alcuni soci delle associazioni “Dimensione Arcana” di Moretta con la presidente Carola De Rosa, l’Accademia dei giocatori di Cuneo (presidente Alessio Ferrati) e i “Guardiani del Warp” di Fossano rappresentata da Edoardo Filippi.    Alla consegna erano presenti il direttore sanitario di azienda Lorenzo Angelone (con la responsabile dell’empowerment aziendale Antonella Ligato) e il direttore della Neurologia (uno dei reparti che usufruiranno del materiale, insieme a Medicina generale, Psichiatria, Chirurgia vascolare, Ortopedia) Marco Alfonso Capobianco. 

“Questa offerta congiunta – ha detto Angelone, ringraziando tutti per la donazione – ha un importante significato di coinvolgimento dei pazienti in un’attività che favorisca stimoli che aiutano a ritrovare se stessi.” Condivide Capobianco, che ricorda “le attività complementari messe in campo a fianco dell’attività clinica, come la pet teraphy e i clown in reparto.” 

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