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31 Luglio 2025 - 09:01
La scorsa domenica a Chiusa di Pesio in occasione della partecipata celebrazione eucaristica annuale nella grande chiesa campestre di S. Anna, i numerosi intervenuti hanno potuto ammirare il completamento del restauro dell’apparato decorativo dell’altare. «Dopo il restauro del dipinto raffigurante la “Madonna con Bambino, con Sant’Anna e San Gioacchino”, avvenuto nel 2020, lo scorso anno è stato compiuto un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione della chiesa di Sant’Anna, grazie alla generosa donazione di 15mila euro da parte dell’Associazione “Amici di Sant’Anna” – ci dice il vicesindaco ed assessore alla cultura, Daniela Giordanengo –. Il Comune ha cofinanziato e svolto il ruolo di capofila nel progetto, presentato nell’ambito del bando Patrimonio culturale 2023 della Fondazione CRC, che ha riconosciuto il valore dell’iniziativa stanziando un contributo di 25.000 euro. A nome di tutta l’Amministrazione comunale, desidero rivolgere un sentito ringraziamento alla presidente Luigina Dutto e a tutti i volontari dell’Associazione “Amici di Sant’Anna” per la scelta di devolvere l’intero ricavato delle feste che organizzano al proseguimento del restauro della chiesa. Sono un esempio di altruismo, sensibilità e senso di appartenenza alla comunità fuori dal comune».
Le origini prima del Cinquecento
Già prima dell’anno 1506 vi era nel luogo ove ora sorge la chiesa di S. Anna, una cappella denominata Rocterina, con attigua una casetta, che probabilmente ospitava un cappellano o un eremita. Grazie alle offerte e all’opera manuale della popolazione di Chiusa ed alle periodiche erogazioni del Comune, nel periodo che intercorre tra l’anno 1612 ed il 1700 queste due costruzioni vennero sostituite dalla attuale chiesa a forma quadrata e da un alloggio per il cappellano ad essa assegnata. Nel corso degli anni l’Amministrazione comunale, oltre ad erogare periodiche somme di denaro per le riparazioni e gli abbellimenti all’edificio, nominò sempre i cappellani provvedendo anche al loro sostentamento. Tra i numerosi cappellani succedutisi alla guida della chiesa di S. Anna spiccano le figure del Padre Certosino don Emanuele Ugo che, in seguito alla soppressione della Certosa di Pesio nel 1802, si fermò in valle prodigandosi in favore dei chiusani, impartendo fra l’altro apprezzate lezioni di italiano e matematica; e di don Michele Vallauri che, disponendo di un discreto patrimonio personale, intraprese numerosi restauri della chiesa e nel 1844 finanziò, progettò e diresse la costruzione dell’alto campanile. Nel 1868, in seguito alla promulgazione della legge sull’incameramento dei beni degli Enti morali e delle Opere Pie, tutte le proprietà di S. Anna vennero prima in potere del regio Demanio e poi entrarono nelle proprietà del Comune di Chiusa Pesio. Nella sobria ed elegante architettura della chiesa spicca l’originale altare, ai lati del quale sono collocate due statue di S. Anna e di S. Gioacchino, caratterizzato da stucchi policromi con medaglioni riproducenti la vita di S. Anna che ora è ritornato a fare bella mostra di sé.
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