Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

La salvaguardia degli equilibri di bilancio è ok, ma è scontro sulla casa “Margherita Salvatico” e le memorie partigiane

Tra bilancio, commemorazioni e mozioni storiche, la seduta consiliare del 29 luglio si accende su più fronti

La salvaguardia degli equilibri di bilancio è ok, ma è scontro sulla casa “Margherita Salvatico” e le memorie partigiane

Nella serata di martedì 29 luglio 2025 si è tenuta a Roburent l’adunanza ordinaria del Consiglio Comunale, con inizio alle 20:30. Una seduta intensa, densa di contenuti tecnici e tensioni politiche, che ha visto al centro della discussione due tematiche fondamentali: la variazione e salvaguardia degli equilibri di bilancio e il futuro della struttura comunale “Casa Margherita Salvatico”, con un confronto acceso tra il sindaco Emiliano Negro e il consigliere Romolo Garavagno.

Dopo l’apertura con una commemorazione proposta da Garavagno per l’ottantesimo anniversario della ricostruzione del “ponte dell’asino” (il primo rifatto in provincia su indirizzo del padre, sindaco della Liberazione) la seduta è entrata nel vivo con l’approvazione dei verbali precedenti, accompagnata da un plauso dello stesso consigliere al lavoro svolto dal segretario comunale e dall’impiegato Matteo Vinai, sottolineandone la rapida pubblicazione delle mozioni d’ordine.

La parte finanziaria, esposta da Roberta Regis, responsabile del servizio, ha tracciato un quadro complesso ma solido. Le variazioni al bilancio 2025-2027 riguardano spese già in corso o previste da qui a fine anno: cerimonie istituzionali, adesione ad associazioni, restituzione fondi Covid per 3.180 euro, manutenzioni ordinarie e straordinarie (dal centro polifunzionale ai mezzi comunali), spese per la gestione dei lotti cedui nel piano regionale forestale, fondi per gli adeguamenti contrattuali del segretario, software anagrafici, progetti PNRR (oltre 8.000 euro tra anagrafe e archivio civici), manutenzione scolastica, impianti sciistici e sportivi, iniziative per l’accoglienza turistica, incremento dei fondi per nettezza urbana e segnaletica stradale. Le coperture arrivano da avanzo di amministrazione, investimenti e storni da capitoli non più necessari.

«Ringrazio personalmente Roberta per il lavoro necessario a portare avanti questi documenti - ha sottolineato il sindaco Negro -. L’assestamento di bilancio è un passaggio cruciale per la vita amministrativa: da qui si misura la salute finanziaria dell’ente».

Il dibattito più acceso si è verificato sul punto relativo al nuovo regolamento per la gestione della struttura comunale “Casa Margherita Salvatico”. Garavagno ha chiesto un rinvio per approfondimenti, sollevando dubbi sull’attuale compatibilità della residenza con le normative sanitarie dell’ASL. «Se la struttura resta una comunità assistenziale, i vincoli imposti sono insostenibili. Servono modelli alternativi, come il co-housing, dove ogni ospite è responsabile di sé e l’ente pubblico non entra nella gestione», ha affermato. Negro ha risposto con fermezza: «Il danno erariale è già ravvisabile per via delle delibere precedenti non in linea con la normativa. Il regolamento in discussione è stato predisposto con il supporto tecnico degli uffici comunali e il parere di un legale. Rimandare ancora è irresponsabile». L’opposizione di Garavagno non si è placata: «Rischiamo di ricadere sotto i controlli ASL. Non si può votare un regolamento senza averlo studiato a fondo e adeguato specificatamente alla realtà in questione». Il sindaco ha però ribadito l’urgenza del provvedimento e l’impegno a modificarlo in seguito, se necessario. Il punto è passato con un solo voto contrario: proprio quello di Garavagno.

Il quinto e ultimo punto all’ordine del giorno ha visto protagonista nuovamente Garavagno, promotore di una mozione, insieme al consigliere Arca che, però, ha ammesso di non aver adeguatamente approfondito l’argomento, per proporre alla Presidenza della Repubblica un riconoscimento postumo a Elvio Giuseppe Brognara, partigiano autonomo, fucilato nel 1944 dopo essersi consegnato ai fascisti per evitare ritorsioni sulla popolazione di San Giacomo. Una storia carica di pathos, trasmessa oralmente per decenni dal parroco don Massimino, che confessò e diede i sacramenti al giovane condannato. Il sindaco ha però invitato alla cautela: «Prima di scrivere al Presidente della Repubblica servono certezze. Per Miassola c’era un dossier di prove. Qui, per ora, c’è solo la parola di don Massimino riportata dal consigliere Garavagno». Proposto il rinvio per approfondimenti, approvato con l’unica opposizione, ancora una volta, di Garavagno, che ha chiuso con amarezza rivolgendosi al primo cittadino: «Se hai competenze storiche maggiori delle mie, mi tolgo il cappello».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x