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07 Agosto 2025 - 06:27
È stato approvato in Conferenza Unificata il testo del Conto Termico 3.0: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica adotta ufficialmente il decreto che aggiorna e potenzia il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni volti ad aumentare l’efficienza energetica e a favorire la produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.
Il limite di spesa annua è fissato a 900 milioni di euro, di cui 400 destinati alle Pubbliche Amministrazioni e 500 ai privati.
“È un provvedimento molto atteso, soprattutto dagli enti locali, e per il quale il MASE ha lavorato con grande solerzia”, ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto.
“Con le novità introdotte – ha aggiunto – puntiamo a migliorare l’efficienza degli impianti termici negli edifici: una leva fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e contenere i costi dell’energia.
Con il Conto Termico 3.0 rendiamo più semplice, accessibile ed efficace uno strumento già apprezzato da amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini”, ha concluso Pichetto.
Il decreto semplifica l’accesso al meccanismo, amplia la platea dei beneficiari, aggiorna le tipologie di interventi agevolabili e le spese ammissibili, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e dei prezzi di mercato. Inoltre, vengono potenziati anche gli interventi ammissibili in ambito terziario.
Tra i principali aggiornamenti:
Estensione dei beneficiari: gli enti del Terzo Settore sono ora equiparati alle amministrazioni pubbliche.
Aggiornamento dei massimali di spesa (specifici e assoluti) per adeguarli ai nuovi costi di mercato.
Ampliamento del perimetro degli edifici coinvolti per gli interventi di efficienza energetica, ora estesi anche agli edifici non residenziali privati.
Sono incentivabili nuove tipologie di intervento, oltre a quelli già previsti (come isolamento termico, pompe di calore, collettori solari): ad esempio, impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.
Il nuovo Conto Termico 3.0 riconosce una copertura media del 65% delle spese ammissibili, che può arrivare fino al 100% per gli interventi realizzati su:
edifici pubblici situati in comuni con meno di 15.000 abitanti,
scuole pubbliche,
ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero.
Il decreto introduce anche la possibilità, per soggetti pubblici e privati, di accedere agli incentivi attraverso:
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER),
configurazioni di autoconsumo collettivo.
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), responsabile dell’attuazione del meccanismo, provvederà ad aggiornare il portale informatico per la presentazione delle richieste entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Il Conto Termico 3.0 si propone così come uno strumento rafforzato, moderno e accessibile, per favorire la transizione ecologica, sostenere il tessuto economico nazionale e ridurre l’impatto energetico del patrimonio edilizio italiano.
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