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Agricoltura: sospeso l'obbligo di comunicazione preventiva di spandimento liquami

Provvedimento della Regione. Lo stavano chiedendo anche le categorie

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La Regione Piemonte sospende temporaneamente l’obbligo da parte degli agricoltori di comunicare preventivamente lo spandimento in campo dei liquami di origine zootecnica. Un provvedimento per "dare respiro" alle imprese agricole, spesso soffocate dalla burocrazia. 

Accolte le richieste delle aziende agricole

La stessa Confagricoltura, in una nota, ribadiva: «In Piemonte tra pochi mesi entreranno pienamente in vigore alcuni adempimenti inseriti nel Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA). Comporteranno enormi difficoltà applicative, sia di ordine tecnico, sia gestionale per le aziende agricole oltre ad essere in moltissimi casi insostenibili economicamente». Fra queste, appunto, la Comunicazione preventiva di spandimento.  «La Comunicazione di spandimento dei reflui zootecnici, nella sua forma attuale, risulta tanto complessa da gestire sia per l’Ente pubblico, sia per le aziende agricole, che la sua entrata in vigore è stata già più volte posticipata in attesa di modifiche che, però, ad oggi non sono ancora state elaborate. Occorre avviare con urgenza una revisione delle norme per introdurre reali elementi di semplificazione».

L’assessore all'Agricoltura Paolo Bongioanni: «Il mondo agricolo aveva più volte segnalato alla Regione come l’obbligo amministrativo di comunicare preventivamente l’attività di spandimento dei liquami – previsto dal Piano Regionale di Qualità dell’Aria – fosse all’atto pratico incompatibile con la programmazione delle esigenze colturali e con le condizioni meteo nelle quali ci si trova ad operare. Un provvedimento di buon senso, assunto in modo collegiale e nel pieno rispetto delle norme europee e nazionali».

Qual è il problema?

ll Piano Regionale di Qualità dell'Aria prevede una serie di misure per ridurre l'inquinamento in tutti i settori produttivi e si applica sull'intero territorio regionale agli allevamenti di bovini, suini, avicunicoli e bufalini di maggiori dimensioni, nonché agli impianti per la produzione di biogas/biometano, e prevede criteri di buona gestione sia degli stoccaggi che delle operazioni di concimazione dei terreni. Per facilitare le azioni di controllo degli spandimenti, il Piano prevede che le imprese comunichino preventivamente alla pubblica amministrazione l'avvio dei cantieri di distribuzione in campo e i terreni coinvolti attraverso il cosiddetto “quaderno di campagna” elettronico.

Da oggi quest’obbligo viene sospeso. Il provvedimento non ha un termine di scadenza, e resterà in vigore fino alla conclusione dell’attività di revisione del Piano Stralcio per l’agricoltura.

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