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13 Agosto 2025 - 13:11
La Regione Liguria, con il decreto 5970 di venerdì 8 agosto 2025, ha dichiarato che il progetto eolico industriale “Bric Surite” ha superato la valutazione di impatto ambientale, una notizia che allarma la popolazione e i comitati che si oppongono al progetto.
Il parco eolico Bric Surite, se realizzato, vedrebbe installate un totale di sei pale alte 186 metri, tre sul territorio di Cairo Montenotte e tre su quello di Altare. I cantieri e le pale stesse andrebbero a interessare enormi piazzole e strade larghe fino a 12 metri nell’ultimo lembo di territorio incontaminato tra Altare e Ferrania (comune di Cairo Montenotte). La popolazione di Altare ha espresso il proprio dissenso a questo intervento, con varie osservazioni inviate alla Regione da parte del Comitato nato ad hoc, del Comune di Altare e di varie associazioni. Osservazioni tutte inviate oltre i termini, a causa del consistente ritardo con il quale la popolazione è stata informata del progetto. Il Comitato “Bric Surite” è stato appunto costituito per correre ai ripari di questa situazione di ritardata e scarsa informazione: in circa un mese, ha provveduto a raccogliere più di 1500 firme, ha organizzato incontri, marce e caminate di protesta.

«L’avevo detto: i provvedimenti impopolari si fanno uscire a ferragosto. Siamo tutti sconfitti: cittadini, comitato e istituzioni locali - commenta Costantino Bormioli del Comitato Bric Surite -. Cosa succederà adesso? Contro la decisione della Regione Liguria può essere inoltrato ricorso al TAR entro 60 giorni o alternativamente ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione. E il Comune di Altare ha dichiarato che il ricorso si farà».
Ora la fase di definitiva autorizzazione passa in capo alla Provincia di Savona, con la quale sono già stati avviati contatti e consultazioni. Dopo un esame dei documenti della Via, Bormioli spiega come ci siano alcuni elementi che saltano all’occhio: «In primis è da sottolineare la confusione normativa e programmatica attorno alle rinnovabili, che sta causando in tutta Italia e in tutto il mondo una crescente insofferenza da parte dei cittadini e delle istituzioni locali nei confronti di queste devastanti ed impattanti installazioni. Il fatto che tutte le osservazioni contrarie provenienti da Altare sono arrivate "ampiamente fuori termine". Questo lo sapevamo tutti ed i motivi sono stati da tempo sviscerati e dimostrati. Quindi nessuna ulteriore polemica, ma non si può non notare che nel documento il concetto è ribadito con chiarezza. Infine il fatto che, da Cairo Montenotte, di osservazioni contrarie al "Bric Surite" in Regione proprio non ne sono arrivate, né in termine né fuori. Come altaresi, ora continueremo la nostra battaglia in sede provinciale».
Nella mattinata di martedì 12 agosto si è svolto un incontro tra i sindaci dei comuni di Altare e Mallare, il Comitato Bric Surite, il coordinamento Monte Cerchio ed il responsabile tutela territorio di Savona del WWF. Nell’occasione sono state discusse le iniziative da intraprendere in conseguenza del superamento del procedimento di VIA dell’impianto.
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