ultime notizie
19 Agosto 2025 - 11:33
foto: Rossana Ghigo
«Ogni cane eroe merita di essere celebrato». Come Cierzo, cane caregiver che ha salvato la vita a Serena. Come Ary, senza cui Gabriella forse non sarebbe qui oggi. O come Otto, che ha cambiato il mondo di Marco. O tanti altri eroi a quattro zampe, le cui gesta forse non sarebbero mai state note al mondo se non fosse per quello che è avvenuto lo scorso 16 agosto a Niella Tanaro: la Festa di San Rocco.
Il concorso “Il Miglior Amico di San Rocco” ha visto 33 partecipanti: era promosso dall’Associazione San Rocco N.T. e patrocinato dal Comune di Niella Tanaro e voleva celebrare il legame profondo e indissolubile che unisce il cane al suo umano, attraverso storie vere di coraggio, dedizione e amore.
Le tre testimonianze più toccanti sono state premiate dalla giuria, che era composta da Massimo Gula veterinario (presidente); Gabriella Capra veterinaria; Andrea Avagnina addestratore cinofilo; Daniel Ossino addestratore cinofilo; Estelo Anghilante del canile San Michele di Mondovì; Sebastiano Bellomo presidente dell’Associazione San Rocco di Niella Tanaro.
La giornata è poi proseguita con la camminata per le strade di Niella, con tappa alle cappelle di S. Bernardo, Sant’Anna e infine San Rocco
Il primo classificato è Otto.
Un cane "normale", un meticcio, pure con una zampa un po' storta. Marco, 47 anni, lo ricevette in regalo dalla figlia che lo aveva preso dal canile. Non voleva un cane, diceva, non aveva voglia di accudirlo. marco però aveva appena ricevuto una diagnosi: aritmia cardiaca e disturbo d'ansia cronico. Marco non aveva voglia di prendersi cura di otto: così fu Otto a prendersi cura di Marco. Iniziò a seguirlo «coi suoi occhi pieni di storie», racconta Christine, respirando piano, a ritmo lento. Come avrebbe dovuto fare Marco. E fu proprio Otto ad accorgersi che una notte Marco aveva bisogno di rallentare il cuore: gli si avvicinò, mentre l'uomo era quasi ormai in piena crisi cardiaca. «Il respiro lento di otto iniziò a sincronizzarsi con quelli di Marco. E il cuore... rallentò. L'attacco non arrivò. Da quel giorno, Marco comincia a contare i respiri: ogni mattina, "otto respiri insieme a Otto", lenti. E poi una passeggiata. E poi un sorriso. Otto non aveva fatto nulla di speciale, eppure aveva fatto tutto. Ha insegnato a Marco come si vive il presente. Oggi Marco tiene corsi di "mindfulness e camminate consapevoli col proprio cane"»
Poi c'è Cierzo, secondo classificato
Cierzo è un cane da allerta diabete, addestrato a cogliere i segni di cambiamenti chimici nel corpo degli umani. proprio come stava avvenendo nel corpo di Serena, la sua padrona. Che racconta: «La glicemia è crollata a 42 mentre io stavo dormendo. Lui mi ha salvato la vita». La padrona era immersa nel sonno e non avrebbe mai potuto cogliere i segni. Il cane, invece, sì: si è svegliato di colpo ed è letteralmente entrato in azione: prima guaiti, poi un debole ringhio. Ha afferrato le coperte del letto e le ha spostate, mentre Serena era incapace di muoversi e non si stava rendendo conto di cosa stava succedendo. Lui ha addirittura provato a trascinarla: fin quando lei ha trovato le energie per muoversi e assumere zuccheri. «Sarei scivolata in coma, senza il mio cane. È a lui che devo il fatto di poterlo raccontare al mondo».
Una storia quasi analoga quella di Ary, terzo classificato.
Un pastore tedesco alsaziano, preso in canile e approdato in casa di Gabriella. Anche Gabriella, nel sonno, stava per sprofondare in coma per ipoglicemia. Il fiuto di Ary invece era ben sveglio: ha iniziato a muoversi, agitata, avvertendo ciò che stava avvenendo nella sua padrona. Lei stessa, nel sonno, non capiva il comportamento di Ary: «Io ho cercato di ignorarla, borbottando qualche parola. Ary non si è arreso, ha continuato a mugolare, a spingermi con la testa». Sembra la scena di un film. Fin quando Gabriella si sveglia: «Ho capito subito che qualcosa non andava: la testa girava, sudore freddo,, debolezza. Ho raggiunto le mie medicine e ho preso ciò di cui avevo bisogno».
Sono solo tre storie, fra tantissime. Il premio, certo, è importante. Ma la gratitudine, l'amore e il calore degli umani, quel legame indissolubile che si è creato, è ciò che davvero conta.,
Le foto sono di Rossana Ghigo
Edicola digitale
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link