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27 Agosto 2025 - 05:16
È stata una giornata che resterà nella memoria di Roburent quella dedicata ai riconoscimenti e alla cittadinanza onoraria, sabato 9 agosto 2025, nel cinema-teatro di San Giacomo. Un’occasione nata quasi per caso, come ha sottolineato il sindaco Emiliano Negro, ma capace di trasformarsi in un momento di grande comunità, dove i protagonisti sono state le persone che, con costanza, amore per il territorio, spirito di servizio o talento, hanno dato e continuano a dare lustro al paese e alle sue frazioni.
Volontari silenziosi, famiglie che da decenni scelgono di trascorrere qui le proprie vacanze, cittadini che hanno costruito legami profondi con la comunità, professionisti che hanno lasciato il segno con il loro lavoro, imprenditori che hanno creduto nello sviluppo turistico del territorio: a tutti loro è andato il ringraziamento dell’Amministrazione comunale, nella convinzione che il riconoscimento pubblico sia un segno importante di gratitudine e di memoria collettiva.
Il momento più intenso della cerimonia è stato l’attribuzione della cittadinanza onoraria al tenore Ugo Benelli, considerato uno dei più grandi interpreti lirici della seconda metà del Novecento. La sua carriera, partita quasi in sordina, è esplosa grazie a una sostituzione alla Scala di Milano che lo vide raccogliere applausi interminabili accanto a Mirella Freni. Da quel debutto, Benelli ha calcato i palcoscenici dei più prestigiosi teatri del mondo, dal Covent Garden al Metropolitan, diventando un raffinato interprete del repertorio ottocentesco e del belcanto, apprezzato per la perfezione tecnica e la ricerca costante della bellezza vocale. Con grande umiltà, nel corso della serata, con Bruno Baudissone ha ripercorso le tappe di una vita artistica straordinaria, ricordando che «è stato il giudizio, più ancora del talento, a guidarlo» e regalando al pubblico momenti di forte commozione.
Accanto a lui, tanti altri premiati hanno raccontato storie di dedizione e amore per Roburent: famiglie che da oltre mezzo secolo frequentano il paese trasmettendo alle nuove generazioni il legame con questi luoghi, volontari che si spendono quotidianamente in silenzio, associazioni che mantengono vivo il senso di comunità e che contribuiscono alla valorizzazione del territorio.
Il sindaco Negro ha ricordato come questi riconoscimenti siano «un modo per dire grazie a chi si è innamorato di Roburent e del suo territorio, a chi ha scelto di viverli e sostenerli con passione, anche senza clamore».
Una giornata che, nelle intenzioni dell’Amministrazione, diventerà appuntamento periodico, perché «tanti sono i volti e le storie da scoprire e da ricordare, segni concreti di un amore che continua a far vivere la comunità».
«Un sincero ringraziamento per la partecipazione - ha concluso - al sindaco di Valdieri Guido Giordana, a Luca Ferracciolo, Rosalia Grillante, al presidente ANC Roburent Ettore Tomatis, al consigliere comunale di Montaldo di Mondovì Silvano Prucca, a Guido Patrone, Alessandro Briatore per L’Unione Monregalese. Un plauso, infine, a Regolo Traverso per la regia, Matteo Vinai per la fotografia e allo scrittore Bruno Vallepiano, ex Sindaco di Roburent, nelle vesti di presentatore e narratore di esperienza. È stato con noi, anche, Secondo Manera, grande lavoratore e imprenditore, incluso tra i premiati, cui il destino ha impedito la presenza ma non la memoria».
Premio “Volontari per Roburent” a Ivan Roà; Fabio Serio, Fabrizio Viscardi, Fabio Giuffra, Maurizio Frumento (Gruppo Parpaiun); Pierangelo Robaldo. Premio “Una vita a Roburent” a Anna Maria Manfredi e Guido Zuliani; Maria Cristina Frumento; Carla Brunengo; Domenica Ferrero e Giulio Vinelli; Euliana Basalia e Luigi Tiranti; Paola Ricca e Paolo Calcagno; Wilma Ciardi; Francesco Marangoni e Franca Sacchetti; Silvana Rinaldini e Felice Baldini. Premio “Una vita di lavoro” a Maggiorino Gastaldi e Pia Manfredi; Gianpiero Morando; Giorgio Formaggini; Rosa Cocorullo; Manera Secondo.
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