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«Dio ci aiuta a scoprire la bellezza della vita». Le riflessioni della terza sera della Novena

Mons. Andrea Migliavacca riflette sulla prima parte del credo. Alla celebrazione invitate particolarmente le famiglie, i fidanzati, i catechisti

«Dio ci aiuta a scoprire la bellezza della vita». Le riflessioni della terza sera della Novena

Domenica sera il Santuario di Vicoforte ha celebrato la terza serata della Novena 2025, alla presenza del Vescovo di Mondovì, Egidio Miragoli, del rettore del Santuario, don Flavio Begliatti, dei presbiteri e delle componenti della Diocesi. Presenti numerose particolarmente famiglie, catechisti e fidanzati, a cui la funzione era dedicata. Dopo le due celebrazioni con mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza, è intervenuto al Santuario il vescovo di Arezzo-Cortona, mons. Andrea Migliavacca, che ha riflettuto circa l'esordio del Credo, addentrandosi nel tema della Fede cattolica, che caratterizza la novena di quest'anno.

«L'inizio della nostra professione di fede – ha esordito mons. Migliavacca – vuole farci comprendere il grande orizzonte in cui si colloca lo sguardo del Dio Padre, la prospettiva della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. Questo primo articolo va compreso insieme agli altri due: “Credo in un solo Signore Gesù Cristo” e “Credo nello Spirito Santo”. All’interno di questa dimensione della fede troviamo anche il Credo. Il grande orizzonte è la Trinità, in cui guardiamo a Dio Padre: prospettiva che racconta un Dio che si fa conoscere, che si dona, che ci viene incontro e vuole davvero incontrarci».

«La riflessione su Dio Padre – ha proseguito – non sarà quella della filosofia, ma del comprendere con la mente e con l’intelligenza: si tratta di incontrare il mistero d’amore che è nella Trinità e che ha come somma origine e fonte Dio Padre. Guardare Dio Padre significa guardare e scoprire il volto di Dio, che supera la nostra comprensione e intelligenza ma soprattutto entra nel cuore. Guardiamo a Dio Padre perché questo sguardo di fede tocchi il cuore. È all’origine della vita, di ogni espressione di vita, sempre, perennemente. Dio è il Creatore ed è all’origine della vita per noi. Il Dio Creatore non sta solo all’inizio: ci regala la vita oggi, è un dono di oggi che ci accompagna. E Dio Padre, all’origine della vita, ci racconta che la vita che hai è dono, e che se viene sempre da Lui, perché ne è l’origine, ogni forma di vita — anche la più povera, anche quella nel grembo e quella che arriva sul finire degli anni segnata dalla malattia — è degna di umanità, degna di essere vissuta e sacra. Dio Padre Creatore è all’origine della vita, di ogni vita».

«Quando siete invitati a nozze – ha detto ancora il presule –, mettetevi sempre all'ultimo posto, dice Gesù nel Vangelo di Luca. È la vita intesa come umiltà, tanto più sei grande, tanto più fatti umile. L'umiltà rivela la potenza di Dio padre. Il Vangelo aiuta a capire che è umiltà scegliere l'ultimo posto, ci regala da fratelli di sentirci chiamare. Sentirci chiamare e sentirci dire "amico, vieni più avanti". L'ultimo posto è quello dove si sperimenta la chiamata che significa essere amati. Chi sta all'ultimo posto sta dove l'amore si vive davvero, dove si incontrano gli ultimi e i diseredati. Se vuoi stare lì puoi farlo solo amando e riconoscendo i tuoi fratelli e le tue sorelle». 

La quarta sera della Novena, con la presenza di Chierichetti e ministranti, a cui l'intera giornata è dedicata, sarà celebrata da Mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara. Come sempre la celebrazione comincia alle 20 con il Rosario, prosegue alle 20.30 con la Messa e la successiva processione aux flambeaux sul sagrato. 

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