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Incidenti stradali: interviene l'associazione "Motociclisti incolumi": «Più attenzione contro i guard rail letali»

L'ex presidente del motoclub Grandabike avverte: «L'infrastruttura può causare gravi lesioni anche a bassa velocità, servono azioni concrete»

Incidenti stradali: interviene Gavotto, consigliere  Motociclisti incolumi:«Più attenzione contro i guard rail letali»

Immagine illustrativa, generata con ai

Lunedì 1° settembre, a Sambuco, si è verificato un incidente che è costato la vita a un motociclista di nazionalità tedesca. L’uomo ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro la barriera di protezione.

Il tragico episodio riporta al centro dell’attenzione la sicurezza della viabilità, con particolare riguardo agli aspetti infrastrutturali.

Sull’argomento è intervenuto Luca Gavotto, recentemente eletto consigliere nazionale con delega al Piemonte dell’Associazione "Motociclisti Incolumi", già presidente del club monregalese "Grandabike", da tempo impegnato su questo fronte. «Le testate giornalistiche sono sempre più sensibili al tema della sicurezza stradale, e questo è positivo. Ad esempio, in questo caso è stato correttamente segnalato il dato dell’impatto contro il Guard-rail. È ora che vengano fatte delle riflessioni serie e messe in pratica delle azioni concrete per risolvere questo problema: un impatto a 40 km orari contro un guard rail può risultare letale. Anche a velocità inferiori può causare gravi lesioni lacero contuse. È importante che la politica si occupi di questo problema, varando una legge ad hoc per sperimentare le fasce salvamotociclisti contro le barriere fisse».

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