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«Sindaco, ci difenda! Il paese non vuole il bitumificio»

Nuovo intervento del Comitato che si oppone al progetto di un impianto di produzione asfalto: «Sul ricorso al Tar di Itinera ci costituiremo parte civile»

«Sindaco, ci difenda! Il paese non vuole il bitumificio»

L'area recintata, dove dovrebbe venire realizzato l'impianto

Non si placa, a Bene Vagienna, la polemica sull’ormai ben noto “caso bitumificio”. I cittadini che compongono il Comitato “Per il Bene Comune”, che si oppone al progetto di realizzazione di un impianto di produzione asfalto in località Buretto, depositato da Itinera Spa, hanno inviato un nuovo scritto sulla vicenda, specificando che la stessa lettera è stata anche recapitata al sindaco, protocollata il 28 agosto.

«Lo scorso 29 luglio la società Itinera ha depositato ricorso al TAR contro la decisione della Provincia di sottoporre a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) il progetto per la costruzione di un bitumificio a Bene Vagienna – si legge nel testo –. In sostanza, l’azienda contesta il fatto di dover affrontare un percorso di analisi approfondito e pretende il diritto ad un percorso autorizzativo più semplice che eviti di rispondere alle richieste della Provincia, degli enti coinvolti e dei cittadini. Il nostro comitato “Per il Bene Comune” ha deciso di costituirsi. Noi vogliamo, in questa sede, far sentire la voce dei cittadini benesi. Alla scadenza dei termini per costituirsi sapremo quali enti – tra Comune, Asl, Arpa e altri – decideranno di “riempire quella casella” accanto alla Provincia e al nostro comitato. La nostra richiesta è semplice e diretta.

Vi chiediamo:

  • di riempirla anche voi, quella casella
  • di schierarvi con la comunità che amministrate
  • di difendere con noi la decisione della Provincia, che giustamente ha stabilito la necessità della VIA. Non possiamo nascondere che nella nostra memoria resta una profonda ferita: la variante al piano regolatore, approvata da questa stessa amministrazione, che ha aperto la strada a un enorme e controverso insediamento industriale senza interpellare, né informare la cittadinanza. È stata una scelta che ci ha lasciati estremamente amareggiati. Ma oggi vogliamo offrirvi un’altra possibilità: dimostrare che siete davvero in ascolto della vostra comunità, e che siete pronti a proteggerla di fronte a una sfida che riguarda tutti. Siamo cittadini benesi, alcuni vivono al Buretto, la frazione che sarebbe devastata dall’insediamento del bitumificio, ma la maggior parte di noi vive in paese e nelle altre frazioni di questo meraviglioso comune. Siamo impiegati, operai, commercianti, professionisti della salute, insegnanti, educatori, pensionati, artisti, mamme, papà, nonni: persone comuni che desiderano soltanto preservare il proprio territorio e la salute dei propri figli e nipoti. Eppure oggi viviamo una disperazione concreta: temiamo di vedere le nostre case perdere valore, il nostro paesaggio irrimediabilmente deturpato da torri alte circa trenta metri, il silenzio delle campagne e di un’ intera frazione rotto da un inquinamento acustico continuo giorno e notte, e soprattutto la nostra aria peggiorare, con il rischio di patologie polmonari gravi per le fasce più deboli, in particolare i bambini. Non possiamo affidarci alle garanzie “green” fornite da Itinera: troppe volte in Italia promesse simili si sono rivelate illusioni.

Questo impianto non porterebbe peraltro alcun beneficio ai cittadini di Bene Vagienna: né occupazione, né crescita economica, né miglioramenti reali.

Porterà solo danni ambientali, sanitari e paesaggistici. E allora ci chiediamo: come può convivere un bitumificio con la storia bimillenaria della nostra città, erede di Augusta Bagiennorum, patrimonio archeologico e culturale di valore inestimabile?

Un luogo che merita di essere tutelato e valorizzato, non compromesso. I benesi non hanno mai voluto questo impianto. Da oltre un anno lo dimostriamo con la nostra mobilitazione civile, costante, pacifica ma ferma. Oggi vi chiediamo di stare al nostro fianco. Perché non è accettabile che un’azienda che ha già sbancato una collina, con una semplice CILA, possa pretendere di andare avanti senza una seria Valutazione Ambientale.

Perché il bene comune – il nostro paesaggio, l’aria che respiriamo, la vita di questa comunità – vale più di qualsiasi profitto. La vostra partecipazione al nostro fianco non è un dettaglio: è decisiva. È il segnale più forte che potete dare ai vostri cittadini, alle generazioni future e a voi stessi come amministratori. Noi ci siamo. Ora tocca a voi.

Dalle righe di un quotidiano nazionale leggiamo l’anticipazione del sindaco al giornale (Il Fatto Quotidiano): il Comune parteciperà al giudizio opponendosi al ricorso al TAR di Itinera. Ci auguriamo che tale dichiarazione sarà confermata con la costituzione del Comune al ricorso a fianco della Provincia. Con rispetto e con fiducia".

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