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I volti che raccontano una comunità: la mostra fotografica tra memoria, radici e appartenenza

A Torre Mondovì la mostra realizzata dal fotografo Lorenzo Avico, con i testi di Emiliana Briatore e Tiziana Maria Avico. Inaugurazione il 27 settembre, ore 16

I volti che raccontano una comunità: la mostra fotografica tra memoria, radici e appartenenza

Debutterà il 27 settembre a Torre una nuova mostra realizzata dal fotografo torinese Lorenzo Avico: un’originale galleria di ritratti, che ritraggono tutte persone abitanti in paese. L’esposizione, organizzata dal Comune di Torre con il sostegno della Fondazione CRC e la collaborazione della Pro loco, sarà inaugurata dalle ore 16. L’idea alla base della rassegna, che si intitola “I volti di un paese”, è quella di raccontare la comunità attraverso i volti dei suoi abitanti, tra passato, presente e futuro. Gli scatti, tutti rigorosamente in bianco e nero, colgono le espressioni e le fattezze dei membri della comunità in cui l’artista ha le proprie radici e profondi legami mantenuti nel tempo. Sono accompagnati da testi redatti da Emiliana Briatore e Tiziana Maria Avico, l’insieme complessivo restituisce così frammenti di vita quotidiana e storie personali che si intrecciano con la storia collettiva, mettendo insieme, volto dopo volto, il puzzle di una comunità. Da queste immagini traspare il racconto dell’alternarsi delle generazioni, ma soprattutto il senso di appartenenza che accomuna tutti e che costituisce il nerbo più solido della comunità. Il lavoro, oltre all’esposizione fotografica, è stato pubblicato in un libro.


In occasione dell’inaugurazione sarà proiettato un video che ripercorre la genesi del progetto, realizzato da Lorenzo Avico con le musiche di Piercarlo Bormida e la voce recitante di Ada Prucca. «L’intento della mostra – spiega Avico– è quello di raccontare la storia di Torre attraverso le persone che lo hanno abitato e che hanno contribuito a costruirlo, ciascuno con le proprie capacità e con le loro particolarità». Un progetto che parte dalla voglia di riscoprire le proprie radici: «Io sono nato a Torino, la mia professione di fotografo mi ha portato ovunque, eppure sono sempre rimasto legato al paese dove ho le mie radici familiari. Ho intrapreso questo progetto nel 2005, iniziando a fotografare alcune persone: Alcuni di quei soggetti purtroppo oggi non ci sono più, erano già molto anziani. Ho voluto proseguire quel progetto, così l’anno scorso ho fotografato altre 25 persone. Alcune le conoscevo, altre invece no, ma ho così avuto modo di entrare in contatto con loro». Questi ritratti non vogliono essere solo descrittivi, ma intendono raccontare attraverso i volti la personalità, le storie. Avico ci racconta come è riuscito a ottenere il risultato. Prima di scattare ho parlato con ciascuno dei soggetti, facendo un’intensa conversazione legata alla loro vita e ai loro ricordi. Loro si sono aperti con me, estremamente disponibili e ospitali nel consegnarmi un pezzetto della loro storia e, con questa, un pezzetto della storia del paese. A quel punto chiedevo loro di indicarmi un luogo dove si sentissero particolarmente a loro agio, un luogo del cuore e li fotografavo lì, cercando di cogliere l’espressione che secondo me lasciava meglio trasparire il loro vissuto. Il risultato si potrà giudicare».
Le immagini sono accompagnate da testi, redatti da Emiliana Briatore e da Tiziana Maria Avico, un lavoro condotto a più mani: «Devo dire che ciascuno ha fatto la sua parte, Emiliana ha scritto alcuni testi, poi rivisti da Tiziana, mia sorella, e allo stesso modo quest’ultima ha scritto storie sottoposte a noi. In qualche modo è stato un percorso corale, non ci sono stati interventi diretti da parte mia, ma sicuramente abbiamo lavorato insieme».

Il fotografo Lorenzo Avico

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