ultime notizie
11 Settembre 2025 - 15:33
Le volontarie dell’Associazione Gea, che gestiscono il Canile Rifugio 281, segnalano altri fenomeni di cani abbandonati, segnalando come la situazione stia diventando insostenibile. L’episodio più drammatico vede il ritrovamento di sei cuccioli neonati in un sacchetto di nylon, abbandonati a Mondovì
«Al Canile Rifugio 281 non possiamo più restare in silenzio – scrivono –: siamo convenzionati con diversi Comuni del Monregalese, in particolare Mondovì e Fossano, e ogni giorno affrontiamo una realtà che non dovrebbe più esistere. Nel 2025 ci ritroviamo ancora a raccogliere cucciolate intere abbandonate come fossero rifiuti, invece di vedere applicata la sola vera soluzione: la sterilizzazione delle cagne.
L’episodio più drammatico è avvenuto il 7 settembre, quando sei cuccioli di appena ventiquattr’ore di vita sono stati chiusi in un sacchetto di nylon e lasciati a Mondovì. Senza l’intervento tempestivo del canile, non avrebbero avuto scampo. Ma purtroppo non è stato un caso isolato». I numeri sono in crescita: 14 animali in più al Canile rifugio nel giro di un mese, tutti cuccioli, fatto che innesca un ulteriore problema: «In poco più di un mese sono arrivati da noi ben 14 cuccioli. Quattro provengono da Fossano e dall’Unione del Fossanese, uno è arrivato da Lisio, e da Mondovì ne abbiamo accolti addirittura nove, tra cui i sei appena nati trovati nel sacchetto. Numeri che parlano da soli e che dimostrano come l’abbandono dei cuccioli resti un problema gravissimo, nonostante le campagne di sensibilizzazione e l’obbligo di legge di identificare e microchippare i cani.
Ma c’è un altro aspetto che non si può ignorare. Ogni volta che in canile entrano nuovi cuccioli, i cani adolescenti e adulti già ospitati finiscono in secondo piano. Le famiglie scelgono quasi sempre i più piccoli, lasciando indietro animali di 9 mesi, un anno o più, che vengono ingiustamente considerati “troppo grandi”. Questo crea un circolo vizioso che condanna decine di cani a una lunga permanenza dietro le sbarre, spesso senza colpa se non quella di non essere cuccioli».
Non bisogna dimenticare che mantenere questi animali ha un costo elevato, in termini economici e di lavoro, costi che alla fine, ricadono sulla collettività. Abbandonare cucciolate invece di sterilizzare significa compiere un atto crudele verso gli animali, ma anche irresponsabile nei confronti della società civile.
«Il nostro appello è chiaro – concludono –: servono più controlli sul territorio, affinché venga rispettato l’obbligo del microchip. Serve più consapevolezza, perché sterilizzare non è una scelta di comodità, ma un atto di responsabilità e civiltà.
Il Canile Rifugio 281 continuerà a fare la propria parte, ma non possiamo più accettare che nel 2025 si parli ancora di cucciolate abbandonate come se fosse normale».
Edicola digitale
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link