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LA LETTERA: Il presidente Federcaccia Mondovì: «Perchè sono stati ceduti 1700 ettari di territorio all'Ente Parco Alpi Marittime?»

Missiva di Emiliano Negro, anche vicepresidente Federcaccia Cuneo: «Il provvedimento comporta la perdita del 50% dello spazio disponibile per la caccia di selezione agli ungulati e alla tipica fauna alpina».

LA LETTERA: Il presidente Federcaccia Mondovì: «Perchè sono stati ceduti 1700 ettari di territorio all'Ente Parco Alpi Marittime?»

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO 


Gentile direttore,
il Consiglio comunale di Roccaforte Mondovì, in data 27\12\2023 ha deliberato la cessione di una porzione del territorio comunale in favore dell’Ente Parco Alpi Marittime. Con questa delibera, un numero rilevante di cittadini della Valle Ellero (e non), perderebbe, circa 1.700 ettari attualmente gestiti dal Comune, il che vuol dire, la perdita del 50% dello spazio disponibile per la caccia di selezione agli ungulati e alla tipica fauna alpina, per accedere alle quali, si remunerano profumatamente le casse regionali. Nelle more dell’attuazione di questa decisione, i rappresentanti di diverse categorie ed Associazioni, nonché di 1.200 cittadini, firmatari di apposita petizione, hanno intrapreso iniziative presso gli assessori regionali, Paolo Bongioanni e Marco Gallo, per far riflettere e motivare la loro contrarietà ad avvallare la cessione di terreni all’Ente Parco, già sottoposti ai vincoli Sic e Zps. In effetti, si deve mettere in conto che nei 1.700 ettari, in questione, ci sono alpeggi e riserve di pesca che comportano, in caso di cessione, un nuovo piano gestionale, macchinoso da mettere in essere e possibile causa di frizioni e contestazioni. Si evidenzia, altresì, che, l’Azienda Faunistica Mondolè (i cui confini, insistono anche nel Comune di Roccaforte), estesa su 13.000 ettari, paga, alla Regione Piemonte, regolare quota di concessione, quindi anch’essa, sarebbe ridimensionata dalla perdita di parte del territorio di propria competenza. Il Comprensorio Alpino CACN6 (500 associati), di fatto, andrebbe a perdere l’accesso alla totalità della Valle Ellero. Tenuto conto che l’attività venatoria è da noi intesa, non solo come pratica passionale, ma anche come mezzo di attento monitoraggio del numero di selvatici da prelevare, la salute delle varie specie ed il loro sovrannumero, i firmatari di tali istanze hanno avanzato, ai competenti Assessorati regionali, fondate perplessità e legittima richiesta di approfondimenti, affinché venga interrotta la procedura di cessione in oggetto. Sarebbe opportuno e lecito, infatti, conoscere quale intento si propone il Parco Alpi Marittime, con una ulteriore estensione del territorio, quando è noto che tale Ente, già vasto e con evidenti carenze di personale, di guardie professioniste e soprattutto con elevate spese di gestione, lamenta difficoltà nella conduzione complessiva del suo attuale territorio. Da cittadini che vivono la montagna, abbiamo colto l’occasione per raccomandare alla Regione Piemonte di attenzionare queste nostre considerazioni, avanzate con spirito costruttivo, per cui sarebbe doveroso e necessario un confronto per conoscere, non solo i motivi che hanno suggerito, a suo tempo, alla Regione Piemonte di condividere le scelte dell’Amministrazione di Roccaforte Mondovì, ma anche, ad oggi, le valutazioni conclusive dei competenti Assessorati. Una raccolta firme importante impone le adeguate riflessioni.

Distintamente.

Emiliano Negro

Presidente FIDC Mondovì Vice Presidente FIDC Provincia di Cuneo

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