ultime notizie
16 Settembre 2025 - 10:39
Una parte dell'allestimento "La forme di Zene"
Sulla collina di Montechiaro, nella casa d’origine del suocero, il sindaco di Bastia Francesco Rocca, Ezio Dadone ha dato vita a un piccolo scrigno d’arte e memoria. Qui ha radunato gran parte delle sue sculture, realizzate negli anni con materiali semplici e vicini: pietre e legni di Langa, ciottoli del Tanaro, tronchi e radici di faggio, ulivo, rovere, acacia e vite.
Dadone, genero del primo cittadino, coltiva da quasi trent’anni questa passione, che definisce un piacere ritagliato «Nel poco tempo libero». Le sue opere, frutto di pazienza e manualità, nascono solo con scalpello e martello, senza altri strumenti, e sono oggi una collezione che racconta non solo l’estro personale, ma anche un forte legame con il territorio.
Il pubblico ha avuto modo di ammirarle anche in occasione dell’ultima Mostra dell’uva e del vino, che si è svolta domenica 14 settembre nel centro di Bastia, dove Dadone ha presentato la personale “Le forme di Zene”. In esposizione ventuno pezzi, metà della produzione di una vita: «Ho portato un po’ di pietra e un po’ di legni vari – spiega l’autore – quasi tutti trovati a Montechiaro o nei dintorni. È lì che le mie sculture restano, perché quel luogo è per me l’ideale, per ritrovare un po’ di pace».
I temi sono molteplici e spaziano da smorfie ironiche a riflessioni profonde: la violenza di genere, la memoria partigiana con l’opera dedicata a “Nando”, il dramma dell’11 settembre con “Nel nome di un solo dio”, fino a simboli universali come la forza, la bellezza e il lavoro artigiano evocato da “Manrovescio d’un orefice”.
Lontano da ogni velleità di professionismo, l’arte di Dadone conserva la freschezza di una ricerca personale e intima, che trova nella natura e nella memoria collettiva i suoi materiali e le sue ispirazioni.
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link