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Borgate vive: la Regione investe 2 milioni per i servizi essenziali

La Regione annuncia a breve la pubblicazione del bando "Borgate". L'assessore Gallo: «Le borgate rappresentano l’anima delle nostre montagne»

Borgate vive: la Regione investe 2 milioni per i servizi essenziali
La Giunta Regionale ha approvato l'apertura del Bando Borgate: sarà pubblicato nelle prossime settimane. L'atteso strumento può contare su una dotazione complessiva di 2 milioni di euro, ed è inserito nel complemento per lo sviluppo rurale 2023-2027. l’intervento consentirà ai Comuni montani di realizzare, adeguare e ampliare le infrastrutture di base, dalle reti elettriche e del gas all’illuminazione pubblica fino alle infrastrutture telefoniche, in nuclei formati da un numero di edifici tra 10 e 100 e non contigui ad altre aree urbanizzate. I contributi copriranno fino al 90% delle spese ammissibili, con una soglia massima di 500.000 euro per progetto, e particolare attenzione sarà riservata alle borgate con caratteristiche architettoniche, storiche e paesaggistiche da preservare. L'obiettivo è continuare a lavorare per contrastare lo spopolamento, rendere attrattive le comunità montane e dotarle dei servizi essenziali. 
«Le borgate rappresentanoentano l’anima delle nostre montagne - dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo e promozione della montagna Marco Gallo - e investire nelle infrastrutture significa garantire servizi indispensabili a chi vive in queste comunità, ma anche renderle più attrattive per chi sceglie di abitarvi, studiare, lavorare o avviare nuove attività. È un passo concreto per contrastare lo spopolamento e accompagnare la rinascita socio-economica delle nostre terre alte, rafforzandone identità e ruolo strategico per il futuro del Piemonte».

 Uncem Piemonte: «Misura Strategica»

«La nuova misura delle borgate è strategica - afferma Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte - Ricordo che nel 2017 fu la Commissione europea, con gli Assessori Valmaggia e Ferrero a sostenere la nostra proposta di rifinanziare due misure di PSR sulle borgate, quando invece molti membri del Comitato di sorveglianza erano contrari, anche Associazioni. Avevamo visto giusto. Unendo servizi, nuove imprese, economia, vitalità delle borgate. Non certo borghi sotto una campana di vetro, mera destinazione turistica occasionale. Non sono 'borghi da bere' i nostri". Uncem ricorda il sito internet creato nel 2018, www.borghialpini.it, e la grande misura 3.22 del PSR 2014-2020, con Bruna Sibille e il dott. Canepa che decisero, primi in Italia di investire sui villaggi montani alpini e appenninici. Un percorso descritto qui: 
https://uncem.piemonte.it/borgate-del-piemonte-uncem-azione-compresa-da-pochi-10-anni-fa-ora-ce-il-plauso-di-tutti-sono-sempre-state-la-vera-essenza-dello-sviluppo-rurale-che-non-e-solo-agricoltura-bensi-anche-montag/

Il nuovo finanziamento, reso possibile grazie al cofinanziamento di Regione Piemonte, FEASR e Stato Italiano, sostiene un obiettivo preciso: dotare le borgate di infrastrutture moderne e sicure per migliorare la qualità della vita, prevenire l'abbandono e valorizzare un patrimonio paesaggistico e culturale unico. La Misura è destinata a nuclei formati da un numero di edifici tra 10 e 100, non contigui ad altre aree urbanizzate, così da concentrare le risorse su abitati, con caratteristiche architettoniche e storiche da preservare.

Il bando sarà pubblicato nelle prossime settimane ed è rivolto ai Comuni delle aree montane piemontesi.

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