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"Bonus Vesta": «Il bug c’era, ora il rischio è che il sorteggio abbia penalizzato famiglie in buona fede»

La presidente del gruppo consiliare regionale Alleanza Verdi Sinistra denuncia anomalie nella piattaforma: «Il bando prevedeva la selezione delle domande in ordine cronologico, non random»

"Bonus Vesta": «Il bug c’era, ora il rischio è che il sorteggio abbia penalizzato famiglie in buona fede»

Nuovi dubbi sulla gestione del Buono Vesta. A sollevarli è Alice Ravinale, presidente del gruppo consiliare regionale di Alleanza Verdi Sinistra, dopo le segnalazioni ricevute da cittadini che hanno riscontrato accessi anticipati alla piattaforma.

«Sabato mattina abbiamo sollevato dubbi riguardo le modalità di accesso alla piattaforma dell'ormai infausto "Buono Vesta" - spiega Ravinale -: avevamo infatti ricevuto segnalazioni, provate, di persone che erano riuscite ad accedere a una sorta di "sala di attesa" prima dello scattare delle mezzanotte a fronte di un orologio non esatto del loro PC o telefono e chiedevamo se questo avesse dato un bizzarro vantaggio a chi appunto avesse l'ora un poco avanti». 
«La nota diffusa dal CSI, gestore della piattaforma - continua -, ha confermato che in effetti esisteva una sorta di pre-coda per chi accedeva al link della "Sala d'Attesa" prima dell'orario ufficiale di apertura basato sui loro server (cosa quindi effettivamente capitata quindi a chi aveva l'ora un poco avanti e ci ha mandato le segnalazioni) e che questi sono poi stati reindirizzati nella coda ufficiale. Dunque il bug che avevamo segnalato c'era, ma non c'è stato il vantaggio che avevamo erroneamente ipotizzato. Bene.».
«C'è però un altro problema, non da poco. Dice il CSI che il reindirizzamento delle persone in pre-coda è avvenuto in "modalità randomica": il bando però prevede che le domande vengano accolte in ordine cronologico, non in modalità randomica - concludono da AVS -. Occorrerà, e lo chiederemo con interrogazioni, a questo punto fare piena chiarezza sulla modalità di accesso alla coda vera e propria, per la quale peraltro non era necessario inserire lo SPID, consentendo quindi alla medesima persona di utilizzare più device: le decine di migliaia di persone che a mezzanotte in punto hanno cliccato per caricare la domanda per i loro figli e sono entrate nella ormai famosa schermata della sala d'attesa con il "numero di coda" sono state messe in coda sulla base della rapidità - come funziona con i click day e come avrebbe dovuto funzionare anche "Vesta" sulla base del bando - o in "modalità randomica"? In che modo e perché, a parte la questione dell'orario del PC, si poteva accedere alla pre-coda? Chi - in perfetta buona fede - ha avuto accesso alla pre-coda a causa dell'orario sbagliato, anche solo di pochi minuti, del suo PC è dunque stato danneggiato dal reindirizzamento "randomico" in coda?. Attendiamo le spiegazioni dell'assessore Marrone.».
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