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22 Settembre 2025 - 05:10
La Giunta regionale del Piemonte ha approvato l’apertura del Bando Borgate 2025, uno degli strumenti più attesi a sostegno delle aree montane. Grazie a un finanziamento complessivo di 2 milioni di euro, i Comuni montani piemontesi potranno realizzare, adeguare e ampliare le infrastrutture di base: reti elettriche e del gas, illuminazione pubblica, sistemi telefonici.
L’iniziativa, inserita nel Complemento regionale per lo sviluppo rurale (CSR 2023-2027), prevede contributi fino al 90% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 500 mila euro per progetto. Particolare attenzione sarà riservata alle borgate di maggior pregio storico, artistico e paesaggistico.
«Le borgate rappresentano l’anima delle nostre montagne – dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Marco Gallo –. Investire nelle infrastrutture significa garantire servizi indispensabili a chi vive in queste comunità, ma anche renderle più attrattive per chi sceglie di abitarvi, studiare, lavorare o avviare nuove attività. È un passo concreto per contrastare lo spopolamento e accompagnare la rinascita socio-economica delle nostre terre alte, rafforzando la loro identità e il loro ruolo strategico per il futuro del Piemonte».
Uncem conferma l’importanza del provvedimento: «La nuova misura delle borgate è strategica – afferma Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte –. Ricordo che nel 2017 fu la Commissione europea, insieme agli Assessori Valmaggia e Ferrero, a sostenere la nostra proposta di rifinanziare due misure del PSR sulle borgate, quando molti erano contrari. Avevamo visto giusto: unire servizi, imprese, economia e vitalità. Non borghi sotto una campana di vetro o destinazioni turistiche occasionali, ma comunità vive».
Uncem ricorda anche il sito dedicato www.borghialpini.it, attivo dal 2018, e la Misura 3.22 del PSR 2014-2020, che per prima in Italia investì sui villaggi montani alpini e appenninici.
Il nuovo bando, cofinanziato da Regione Piemonte, FEASR e Stato Italiano, ha un obiettivo chiaro: dotare le borgate di infrastrutture moderne e sicure per migliorare la qualità della vita, prevenire l’abbandono e valorizzare un patrimonio paesaggistico e culturale unico. È rivolto a nuclei abitativi composti da 10 a 100 edifici, non contigui ad altre aree urbanizzate, così da concentrare le risorse su insediamenti con caratteristiche architettoniche e storiche da preservare.
Negli anni passati il Bando Borgate ha già permesso di realizzare interventi per oltre 5 milioni di euro, tra cui quelli ad Alagna Valsesia (716.650,25 euro), Sampeyre (719.153,46 euro), Celle Macra (450.276,62 euro), Montemale di Cuneo (648.000 euro), San Giorgio Scarampi (450.000 euro), Montaldo di Mondovì (717.383,95 euro), Cesana Torinese (681.246,60 euro) e Sestriere (719.153,46 euro).
Il nuovo bando sarà pubblicato nelle prossime settimane ed è rivolto a tutti i Comuni delle aree montane piemontesi.
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