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26 Settembre 2025 - 09:23
La consigliera regionale PD Laura Pompeo chiede alla Regione Piemonte di aumentare i fondi per il Voucher Libri e sostenere le librerie indipendenti: “Serve una risposta urgente”.
“Il diritto allo studio non può essere condizionato dal reddito familiare. Eppure, in Piemonte, un numero sempre maggiore di studenti rischia di iniziare l’anno scolastico senza i libri necessari, mentre le librerie indipendenti chiudono una dopo l’altra. È una doppia emergenza educativa e culturale che la Regione ha il dovere di affrontare con urgenza.”
A lanciare l’allarme è la Consigliera regionale del Partito Democratico, Laura Pompeo, che ha presentato un’interrogazione per fare chiarezza sull’impatto del caro libri scolastici e sull’effetto negativo derivante dall’abolizione del bonus cultura nazionale, sostituito da misure più restrittive come la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito.
Pompeo punta il dito contro la carenza di risorse destinate al sostegno delle famiglie piemontesi:
“Nel 2025, oltre 1.600 famiglie piemontesi in possesso dei requisiti sono rimaste escluse dal Voucher Libri regionale per mancanza di fondi. A questo si aggiunge la cancellazione del bonus cultura nazionale che ha portato a un decremento di vendita di circa 800.000 volumi. Il risultato? Studenti penalizzati, famiglie in difficoltà e librerie in crisi.”
Per questo la consigliera del PD chiede alla Regione di potenziare le misure di sostegno, prevedendo un aumento dei fondi per il Voucher Libri in modo da coprire tutte le domande ammissibili, borse di studio mirate per l’acquisto dei testi scolastici e un sostegno economico alle librerie indipendenti, in applicazione della legge regionale sulla promozione del libro e della lettura.
Inoltre, Pompeo sollecita l’Esecutivo piemontese ad attivarsi in sede nazionale per chiedere una revisione delle attuali misure:
“Tutti i giovani devono poter accedere alla cultura senza barriere economiche.”
Nel suo intervento, la consigliera dem sottolinea il valore strategico della filiera del libro:
“La filiera del libro, dalle librerie di quartiere alle biblioteche, rappresenta un presidio culturale fondamentale, soprattutto nei piccoli comuni e nelle periferie. Sostenere la lettura significa investire nella coesione sociale, nella formazione dei cittadini e nella vitalità dei territori.”
Un monito chiaro e deciso:
“Non possiamo permettere che la cultura diventi un lusso per pochi. Il caro libri non è solo un problema economico, è una questione di democrazia. La Regione Piemonte deve tornare a investire seriamente nell’istruzione e nella cultura.”
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