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Il sindaco agli studenti del CFP: «Diteci cosa manca a Ceva»

Primo giorno al Cfp “Rebanudengo” nel segno dell’ascolto: i ragazzi invitati a riflettere su come migliorare la città

Il sindaco agli studenti del CFP: «Diteci cosa manca a Ceva»

Un primo giorno di scuola che si trasforma in un momento di dialogo e partecipazione attiva.
Mercoledì mattina, al Cfp “Rebanudengo” di Ceva, l’inizio delle lezioni è stato accompagnato da una visita istituzionale: il sindaco Fabio Mottinelli e l’assessore Laura Amerio hanno portato agli studenti il loro augurio di buon inizio, ma soprattutto hanno lanciato una domanda capace di aprire un confronto vero: «Cosa manca a Ceva?».

Un invito a riflettere insieme su cosa si può migliorare, su come rendere la città più accogliente per i giovani e su quali strumenti mettere in campo per sentirsi parte attiva della comunità.

«Il primo cittadino – spiegano dal Cfp – ha invitato i ragazzi a riflettere su ciò che a Ceva potrebbe mancare e su cosa vorrebbero avere in più come studenti, sottolineando l’importanza delle Istituzioni come luoghi ai quali rivolgersi in caso di necessità o difficoltà. Un invito a sentirsi parte attiva della comunità e a non esitare a chiedere aiuto, che ha riscosso l’attenzione e l’apprezzamento dei presenti. Questo incontro ha rappresentato un esempio concreto di confronto e di attenzione verso i giovani, una “delicatezza” che tutti gli adulti dovrebbero sentire come propria. Per questo motivo la direzione, i docenti e soprattutto gli studenti hanno espresso il loro più sincero ringraziamento all’Amministrazione comunale di Ceva per la vicinanza dimostrata e per i messaggi di incoraggiamento ricevuti».

Gli studenti hanno accolto con entusiasmo la proposta e l’apertura al confronto, sottolineando l’importanza di sentirsi ascoltati.
Alcuni di loro hanno commentato:«È stato bello iniziare la giornata scolastica tutti insieme. Siamo grati perché qualcuno era lì per noi. I messaggi dell’Amministrazione sono stati semplici, ma chiari: dobbiamo imparare a chiedere se abbiamo necessità, sentirci parte della nostra città e rispettarla, senza vergognarci se abbiamo bisogni o richieste».

Il direttore generale Marco Lombardi e la direttrice di sede Simona Giacosa hanno evidenziato il valore educativo di un incontro così aperto e partecipativo: «Scuola e Istituzioni devono sempre più fare sinergia e lavorare per il bene comune dei giovani, che rappresentano il nostro domani. È nostro compito trasmettere fiducia, offrire messaggi positivi e stimolare i ragazzi a coltivare i propri talenti e capacità. L’incontro ha così rappresentato non solo un augurio di buon anno scolastico, ma anche un’occasione di partecipazione attiva, confermando il valore del dialogo tra studenti, Scuola e Istituzioni».

Un avvio di anno che non si limita ai banchi di scuola, ma che insegna il valore della cittadinanza attiva, dell’ascolto e del confronto costruttivo: Ceva riparte dando voce ai suoi studenti.

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