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10 Ottobre 2025 - 11:15
«Ho pubblicato questo libro perché volevo lasciare la mia storia a mio figlio, perché un giorno potesse leggerla. Se dovessi trarre una sintesi di quello che ho imparato direi questo: la casa non sono quattro mura è un tetto. Sono le persone con cui condividi la vita ogni giorno».
In questa storia, Claudio di Giammarco di abitazioni ne ha cambiate tante, in tanti luoghi diversi. Nelle storie di emigrazione il luogo natio, il punto di partenza, resta spesso come un polo d’attrazione, una specie di centro di gravità verso cui si tende sempre a tornare. Eppure, la vita di Di Giammarco sembra sfuggire a questo cliché e orientarsi piuttosto come un lungo viaggio, ricco di scenari e di orizzonti. Lo ha riassunto in un libro, intitolato "Caracas-Cuneo one way" autoprodotto.
Claudio di Giammarco nasce in Venezuela, a Caracas, dove studia e lavora per 24 anni: le sue esperienze sono diverse: lavora nel recupero crediti, poi diventa barista. Intanto cresce in lui la passione per la musica: inizia a suonare la chitarra e scrivere canzoni. Poi la crisi colpisce duro in Venezuela.
I genitori di Claudio sono italiani: il padre è abruzzese, la madre è piemontese (le sue radici sono ad Ormea) e decidono di utilizzare i contatti che restano in Italia per cambiare vita. Nel 2003 partono destinazione Villanova Mondovì, dove la famiglia rileva un distributore lungo la Provinciale. Per quindi anni la famiglia vive e lavora in provincia di Cuneo. Quando l’esperienza si chiude, a causa del pensionamento dei suoi genitori, Claudio si reinventa facendo il rappresentante di commercio, poi aprendo un negozio di toelettatura animali a Peveragno.
In questo periodo comincia a collaborare con lo studio musicale di Fabrizio Barale a Cuneo, incidendo due canzoni, e tenta anche la fortuna nel mondo della musica, partecipando alle selezioni di Sanremo. Una nuova sfida professionale arriva con l’apertura di uno stand di street food dove propone dei Churros, cibo proveniente dalla sua cultura d’origine. Inizia a girare l’Italia con questa attività, in Abruzzo conosce una ragazza, che diventerà sua moglie. Decide così di stabilirsi a Chieti, dove attualmente risiede. Una vita da cittadino del mondo, alla ricerca della felicità: questo è il senso del volume che Claudio ha scritto, reperibile su internet.
«Non ho nostalgia del Venezuela, certo quando nasci in un posto un pezzo di cuore resterà sempre lì e non mi dispiacerebbe tornare prima o poi. Io mi trovo bene dove sono adesso, con le persone che amo. Credo che sia questo, alla fine a fare la differenza. Dove si trovano le persone per cui batte il tuo cuore».
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