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Ricominciare insieme: i Comuni del Monregalese pensano a una nuova Unione Montana

Giovedì in Municipio a Vicoforte una riunione alla presenza dei segretari comunali tra i rappresentanti dei Comuni delle Unioni montane in liquidazione e dell'Unione del Mondolè, tuttora funzionante

«Ricominciare insieme»: i Comuni del Monregalese pensano a una nuova Unione Montana

Un significativo passaggio si è tenuto giovedì scorso, nella sala consiliare di Vicoforte. In una riunione si sono incontrati i sindaci dei Comuni di Briaglia, Monastero Vasco, Montaldo, San Michele, Torre, Vicoforte (componenti delle ex Unioni montane Valli Monregalesi e Monte Regale) Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Pianfei, Roccaforte e Villanova (appartenenti all’Unione montana del Mondolè, ancora in attività). Oggetto della riunione, iniziare a porre le basi di una politica territoriale allargata, magari nell'ipotesi di una nuova Unione Montana, che consenta nuovamente ragionamenti a raggio più ampio, sul modello della passata Comunità Montana. Un’idea già nell’aria da diversi mesi, per cui ci sono già state diverse interlocuzioni.

La riunione concretizza l’inizio di un percorso, dal momento che erano anche presenti alcuni segretari comunali che hanno contribuito a capire, previe valutazioni di carattere tecnico, come muoversi per riunificare un territorio che dieci anni fa aveva deciso di dividersi in tre Unioni, due delle quali sono da alcuni anni in liquidazione con varie difficoltà di chiusura definitiva. I sindaci hanno condiviso l’opportunità di “ritornare insieme”, pur ponendo alcune condizioni che permettano di individuare le funzioni che dovranno essere gestite in modo associato e di dotare l’Ente montano di una solida struttura organizzativa, il che significa dotarsi di più dipendenti diretti senza dover ricorrere a sole collaborazioni di dipendenti dei Comuni. Le decisioni saranno quindi supportate da dati e da una programmazione che consenta ai singoli Comuni di decidere con cognizione di causa.

l tema della politica territoriale è all'ordine del giorno da diversi mesi dell'agenda politica. In Regione Piemonte si sta lavorando a una nuova legge, dopo le criticità dimostrate dal modello Unione Montana, rivelatosi inefficace, data la carenza di personale e la difficoltà di gestione dell'ente, troppo esposto ai cambiamenti politici che possono intercorrere nell'amministrazione dei Comuni. L'Unione tra Comuni tuttavia è importante non solo per l'organizzazione dei servizi ma anche per attrarre fondi e finanziamenti. In attesa della formalizzazione di una nuova legge (e della conclusione di un processo di liquidazione che, almeno per quanto riguarda l'Unione delle Valli monregalesi) rischia di essere ancora lungo, i primi cittadini hanno deciso di porre le basi per tornare alla possibilità di lavorare in sinergia.

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