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«Piemove? I dati ci dicono che funziona: già 54 mila studenti viaggiano gratis sui mezzi pubblici»

Il presidente Cirio illustra i dati del progetto: «In soli due mesi oltre 54mila studenti universitari hanno aderito alla tessera che consente di viaggiare gratis sui mezzi pubblici in tutto il Piemonte». Ora la misura si apre anche agli studenti internazionali e, da gennaio, sarà estesa a Conservatori e Accademie

«Piemove? I dati ci dicono che funziona: già 54 mila studenti viaggiano gratis sui mezzi pubblici»

Due mesi di vita e già oltre 54mila studenti hanno scelto di lasciare l’auto ferma per salire a bordo di Piemove, la tessera che permette agli universitari under 26 di viaggiare gratis tutto l’anno sui mezzi pubblici nei capoluoghi piemontesi.
Un successo che sorprende persino gli ideatori della misura, presentata come un “esperimento” e oggi diventata uno dei progetti più apprezzati dagli studenti.

Durante la riunione di monitoraggio al Grattacielo Piemonte, il presidente Alberto Cirio ha snocciolato numeri e novità:

“I dati ci dicono che funziona. Piemove è una misura innovativa che unisce studio, sostenibilità e attrattività universitaria. Ora la estenderemo anche a chi studia nei Conservatori e nelle Accademie”.

I numeri forniti dalla Regione mostrano un Piemonte che si muove compatto: 35.300 studenti Unito, 16.600 del Politecnico e oltre 2.300 dell’Università del Piemonte Orientale hanno già richiesto la tessera.

Le card fisiche sono già più di 12.600 spedite, e il numero cresce di giorno in giorno: tra le mani degli studenti piemontesi (e anche di 2.500 fuori regione) Piemove si sta trasformando in una piccola rivoluzione quotidiana.

E da questa settimana, arriva un’altra spinta all’inclusione: il nuovo canale di adesione per gli studenti internazionali, che non possiedono SPID o Carta d’identità elettronica.
In poche ore si sono già registrati oltre mille ragazzi, segno che il messaggio sta arrivando forte e chiaro anche oltreconfine.

Dietro il progetto c’è una regia corale: Regione Piemonte, Ministero dell’Ambiente, Università, Politecnico e Fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT). Un’alleanza che mette insieme 37 milioni di euro, tanto entusiasmo e una visione precisa: rendere il Piemonte un luogo dove studiare, muoversi e restare diventino scelte naturali.

Per la rettrice Cristina Prandi (UniTo), Piemove è “un segno tangibile di una comunità universitaria inclusiva e sostenibile”.
Il rettore del Politecnico, Stefano Corgnati, parla di “una sinergia che rende il Piemonte più attrattivo per i talenti internazionali”. E la presidente della Fondazione CRT, Anna Maria Poggi, sottolinea che “questo è il Piemonte che accoglie, che investe nei giovani e che sa unire sostenibilità e competitività”.

Gli studenti che aderiscono possono viaggiare gratis per 12 mesi su bus, tram, metro e treni urbani di Torino, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli, Alessandria e Verbania.
Chi arriva da fuori città con un abbonamento “Formula” riceve sconti automatici fino a 333 euro.
Un risparmio reale, ma anche una scelta di responsabilità: più studenti sui mezzi, meno traffico e meno emissioni.

“Piemove è la dimostrazione che la mobilità sostenibile può essere anche cool – ha commentato l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi –. Non è solo un aiuto economico: è un cambio di mentalità”.

A gennaio Piemove allarga ancora i confini: la gratuità dei trasporti arriverà anche per Accademie, Conservatori e istituzioni universitarie dei capoluoghi.

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