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Scritte rosse sui muri del cimitero: c’è la rivendicazione

Il gruppo “Semplicemente ViVi” pubblica con orgoglio le foto del gesto vandalico

Scritte rosse sui muri del cimitero: c’è la rivendicazione!

Le scritte  “No vax” sui muri del cimitero di Carcare hanno un autore o meglio una paternità. A rivendicare, con orgoglio, il gesto il gruppo “Semplicemente ViVi” che sulla propria pagina Facebook inneggia la “nuova V_V azione” e i “ V_V murales”. Il tutto con un reportage “Foto dai Guerrieri V_V” scattato in notturna presso il luogo sacro carcarese specificando che: «Le foto non riprendono tutte le V_V Frasi di Løtta perché alcune erano troppo al buio e dato un piccolo inconveniente abbiamo preferito non accendere la luce del telefono». Ma in ogni caso riportano nel post tutte le scritte che sono state realizzate da “Vax e 5G = Morte” a “Salvate i bimbi” a “Basta bugie su vaxini guerre clima e pandemia” a “Governo nazista”.

Alla fine del post anche un invito per raccogliere proseliti: “Vuoi lottare ma non sai come? clicca qui per chiedere accesso alle chatrooms e scoprire come e perchè diventare un guerriero ViVi”  poi il link che collega a un canale telegram.

Logicamente la pagina che non ricollega a un autore o a un amministratore fisico anagraficamente identificabile riporta una serie di gesti simili in tutta la penisola da Ciampino a Modena passando per Reggio Calabria arrivando sul tratto dell’Autostrada A11 nel tratto di Pisa Nord. 

Il gruppo "Semplicemente ViVi" è associato al movimento no-vax e al gruppo noto come "Guerrieri ViVi” che ha attirato l'attenzione delle autorità per le sue attività, che includono la promozione di posizioni anti-vaccino e l'istigazione contro le misure sanitarie. Negli ultimi anni diversi esponenti del gruppo "Guerrieri ViVi" sono stati identificati e denunciati dalla Polizia di Stato, in particolare dalla Polizia Postale, in diverse operazioni svolte in diverse città italiane da Genova a Torino in relazione a minacce e atti di proselitismo contro operatori sanitari che applicavano l'obbligo vaccinale. Il gruppo ha operato principalmente attraverso canali online, utilizzando la rete per diffondere le proprie idee e organizzare azioni. Le indagini hanno portato all'oscuramento di alcuni dei loro canali web, ma come spesso evidenziano le Forze dell’ordine questi gruppi “nascono come i funghi” e per uno chiuso ne nascono altri due.

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