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20 Ottobre 2025 - 15:21
Mattinata di riconoscenza e impegno condiviso quella di lunedì 20 ottobre, quando nella sala consiliare del Comune di Ceva, sono state presentate le nuove attrezzature donate agli Ospedali di Ceva e Mondovì grazie ai contributi messi a disposizione dalle due Amministrazioni comunali tramite l’operato della Fondazione Ospedali. Si tratta di quattro ecografi e di un impedenziometro, strumenti moderni e versatili che andranno a migliorare la qualità dei servizi diagnostici e assistenziali nei due presidi sanitari.
Il progetto nasce, come ribadito più volte durante l’incontro, dalla volontà congiunta di Ceva e Mondovì di investire in sanità locale. A Ceva, l’Amministrazione ha deciso di destinare alla Fondazione 15 mila euro, risparmiati grazie alla cancellazione di due edizioni dei fuochi d’artificio della Mostra del Fungo. Mondovì, invece, ha stanziato 100 mila euro, frutto della generosità delle realtà imprenditoriali monregalesi.
«La nostra scelta – ha spiegato il sindaco di Ceva, Fabio Mottinelli – è stata quella di rinunciare a un momento di festa per sostenere chi, ogni giorno, affronta la malattia. Un “sacrificio” che diventa un segno di solidarietà e unità tra territori, come ribadito anche da Franco Bosio, presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto.
Il sindaco di Mondovì e presidente della Provincia, Luca Robaldo, ha evidenziato l’importanza del lavoro comune: «Abbiamo superato vecchie divisioni. La Fondazione Ospedali rappresenta un modello di collaborazione che unisce Amministrazioni, imprenditori e cittadini. Difendere la sanità pubblica significa difendere un diritto di tutti. Sul nostro territorio c’è un unico Ospedale, declinato in une location, Mondovì e Ceva».
A certificare il valore del legame tra Istituzioni e strutture sanitarie è stata anche la prof.ssa Mariangela Schellino, presidente della Fondazione Ospedali (con lei presente anche la vicepresidente Erica Azzoaglio), che ha spiegato come l’impegno congiunto di Comuni, Fondazione e Asl dimostrino quanto siano preziosi i due Ospedali, punto di riferimento insostituibile per i cittadini. La professoressa ha poi posto l’accento sulla rilevanza della Sanità pubblica.
All’incontro erano presenti anche i vertici dell’Asl Cn1: il direttore Giuseppe Guerra ha voluto rinforzare il legame con il territorio. «Siamo qui non sono per ricevere, ma anche per dare», ha detto ringraziando gli amministratori e la Fondazione, ma ponendo l’accento anche sulle recenti critiche al sistema cuneese delle prenotazioni: «Il modello Cuneo è sano», ha ribadito.
Ad illustrare i nuovi macchinari è stata il direttore sanitario dell’Asl, la dott.ssa Monica Rebora: si tratta di quattro ecografi, dotati di carrello e quindi facilmente trasportabili, implementati con moduli di intelligenza artificiale, saranno utilizzati a Mondovì (3) e Ceva (19), in diversi Reparti, tra cui Radiologia e Pronto Soccorso, di modo da accorciare i tempi di attesa. Potranno essere utilizzati anche per esami al letto del paziente, per diagnosi più rapide e più comode per chi è allettato. L’impedenziometro, invece, servirà per monitorare patologie come obesità e disturbi metabolici.
Il direttore dei Presidi di Mondovì e Ceva, dott. Alessandro Rapa, ha anticipato il nuovo Piano direttorio per l’Ospedale di Ceva, che prevede il trasferimento del Reparto di dialisi al piano terra (più accessibile ai pazienti) e una riorganizzazione dell’area chirurgica per rendere più efficiente la collaborazione tra blocco operatorio e day surgery. Al secondo piano resterà la riabilitazione, con prospettive di potenziamento.
A chiudere la mattinata il dott. Poggio, direttore amministrativo, e il dirigente, medico chirurgo e consigliere comunale a Mondovì, Maurizio Ippoliti, che, nel ringraziare per l’impegno e le donazioni, hanno ribadito quanto sia stato importante superare il dualismo tra Mondovì e Ceva.
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