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Più di un secolo fa Marie Curie scopriva Lurisia: oggi Roccaforte la onora con una mostra

Tappa al salone delle Terme per la mostra allestita dall'Accademia polacca di scienze e lettere in Italia. La mostra è stata inaugurata venerdì pomeriggio, resterà fino a fine novembre

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Roccaforte, e più specificatamente la frazione di Lurisia, è tornata a onorare il genio di Marie Curie, a cento anni dalla visita che la grandissima scienziata, titolare di due premi Nobel, fece nella valle Ellero, alla ricerca di materiali dalla forte radioattività naturale. Un viaggio che fece epoca e che ha segnato profondamente la valle, le caratteristiche naturali delle cui acque e rocce da allora hanno goduto di una fama straordinaria, tanto da generare un forte flusso turistico nel corso del Novecento, proprio mosso dalle cure termali. 

Marie Curie è protagonista di una mostra realizzata dall'Accademia Polacca di Scienze e Lettere, una mostra itinerante, fatta di pannelli bilingue che possono essere installati in vari spazi. Dopo Genova, è Roccaforte la nuova tappa di permanenza dell'esposizione, che resterà fino a fine novembre nel salone dell'Istituto idrotermale di Lurisia, a pochi passi dal punto in cui la Curie, accompagnata da Pietro Percivalle, si recò a ispezionare le rocce roccafortesi. All'inaugurazione hanno presenziato, oltre al console polacco Ulrico Leis accompagnato dall'avvocato Paolo Zaccone (collaboratore dei consolati polacchi di Milano e di Torino), l'Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Paolo Bongioanni, dall'assessore Sabrina Bottero e dalla consigliera Paola Bottero, Claudio Fantino, direttore sanitario delle Terme, e la ricercatrice Maria Costantino, responsabile scientifica delle Terme. A Elena Peschiera è stato affidato il compito di ricordare il passaggio di Marie Curie a Lurisia. «Vogliamo ringraziare le terme di Lurisia, e in particolare Simonetta e Daniele, che hanno accolto la nostra proposta, il Console per aver pensato a questa tappa a Roccaforte per la mostra realizzata dall'Accademia polacca di Scienze e Lettere a Roma».

«Le terme di Lurisia vivono delle acque che studiò nel 1918 Marie Curie – ha ricordato Fantino – Le acque nostre, un tipo di acqua in particolare, la Garbarino, ha una radioattività a sua volta studiata e sono parte integrante del lavoro delle terme per la fangoterapia, la terapia inalatoria e una serie di strumenti sanitari che servono».

«Dal nostro punto di vista – ha dichiarato l'avvocato Zaccone – di rappresentanti della Polonia ci preme ricordare le origini polacche di Maria Skłodowska Curie, scienziata che purtroppo viene generalmente ricordata come francese. Siamo qui per sfatare questo falso mito, anche se generalmente la si ricorda come Madame Curie».

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