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Quattro nuovi "intronizzati" carrucesi nei "Discepoli" della cucina

La cerimonia a Saint-Vincent in Valle d'Aosta, dedicata alla tradizione e all'eccellenza culinaria

Quattro nuovi "intronizzati" carrucesi nei "Discepoli di Escoffier"

Da sinistra Maurizio Allemandi, Cristian Munoz, Marco Cravero con il papà Beppe e, ultimo a lato, Pietro Calzia

Si è svolta lunedì, nella raffinata cornice del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent, in Valle d'Aosta, la cerimonia di intronizzazione della Delegazione Piemonte e Valle d’Aosta dei Discepoli di Escoffier. Un appuntamento di grande valore culturale e gastronomico, che ogni anno riunisce chef, maestri pastai e professionisti della ristorazione per celebrare l’eccellenza e la tradizione culinaria.



Tra i nuovi intronizzati spiccano quattro nomi legati a Carrù e al territorio carrucese: Marco Cravero del "Vascello d'Oro", Cristian Muñoz chef nello stesso ristorante, Maurizio Allemandi dell’omonimo pastificio e Pietro Calzia del "Ristoro della Stazione" di Magliano Alpi. La loro ammissione nella prestigiosa confraternita rappresenta un riconoscimento importante, che premia non solo la competenza tecnica, ma anche la passione e il rispetto per la cucina come arte e cultura.

Chi sono e perchè si chiamano così

I Discepoli di Escoffier prendono il nome da Auguste Escoffier, il leggendario cuoco francese vissuto tra Ottocento e Novecento, considerato il padre della cucina moderna. Innovatore e autore del celebre "Le Guide Culinaire", Escoffier rivoluzionò l’organizzazione delle cucine professionali e promosse una filosofia fondata su tre pilastri: rispetto della tradizione, trasmissione del sapere e valorizzazione delle materie prime.



La "Confrérie des Disciples d’Escoffier", nata in Francia e oggi diffusa in tutto il mondo, porta avanti questa eredità con lo spirito del motto “Servire, non dominare. Trasmettere, non imporre. Condividere, non isolarsi”. Ogni intronizzazione è un momento solenne ma anche conviviale, in cui i valori della cucina diventano occasione di incontro e di scambio.

Negli scorsi mesi la delegazione piemontese e valdostana si era riunita proprio a Carrù nel "quartier generale" del "Vascello d'oro". 

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