ultime notizie
30 Ottobre 2025 - 10:08
A partire dal 3 agosto 2026, la carta d’identità cartacea non sarà più valida neanche sul territorio italiano, anche se riporta una data di scadenza successiva. La notizia è legata all’applicazione del Regolamento europeo 1157/2019, che impone nuovi standard di sicurezza per i documenti d’identità.
Chi possiede ancora il vecchio formato cartaceo dovrà quindi attivarsi per richiedere la Carta d’Identità Elettronica (CIE), il documento oggi emesso in tutti i Comuni italiani e già conforme ai requisiti europei.
La decisione nasce da un obbligo di uniformità imposto a livello europeo. Il regolamento UE 1157/2019 stabilisce che i documenti d’identità nazionali debbano essere dotati di una zona a lettura ottica (Machine Readable Zone, MRZ), utile per i controlli automatici alle frontiere e per aumentare la sicurezza contro le falsificazioni.
Le vecchie carte d’identità cartacee italiane non possiedono questa zona, né le caratteristiche biometriche richieste. Per questo motivo, dal 3 agosto 2026 non saranno più riconosciute valide.
La CIE, introdotta in Italia nel 2016 e ormai diffusa in quasi tutti i Comuni, è un documento in formato tessera dotato di microchip contactless, contenente i dati anagrafici, la fotografia e – per i cittadini dai 12 anni in su – anche le impronte digitali.
È conforme agli standard europei, include la MRZ e garantisce un livello di sicurezza molto più elevato rispetto al vecchio formato cartaceo. Oltre a fungere da documento di riconoscimento e di espatrio, può essere utilizzata anche per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione tramite SPID o direttamente con la CIE ID App.
La procedura è semplice, ma richiede di fissare un appuntamento presso il proprio Ufficio Anagrafe comunale.
La prenotazione può essere effettuata online sul portale ufficiale del Ministero dell’Interno agendacie.interno.gov.it. È anche possibile prenotare telefonicamente o recandosi di persona in Comune.
Una fototessera recente (formato ICAO);
La vecchia carta d’identità (cartacea o elettronica) o un altro documento di riconoscimento valido;
Il codice fiscale o la tessera sanitaria;
In caso di smarrimento o furto, la denuncia alle autorità;
Per i minori, la presenza del minore e di entrambi i genitori, se si desidera la validità per l’espatrio.
Durante l’appuntamento l’operatore comunale rileverà impronte digitali e firma elettronica. I dati vengono poi trasmessi al Ministero dell’Interno per la produzione del documento.
Il costo medio nazionale è di 16,79 euro più eventuali diritti di segreteria (in totale circa 22 euro).
La carta viene prodotta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e consegnata entro circa sei giorni lavorativi all’indirizzo indicato o direttamente in Comune.
Con oltre 10 milioni di cittadini che risultano ancora in possesso della carta cartacea, i Comuni invitano ad anticipare la richiesta per evitare code e ritardi. Nei periodi estivi e pre-vacanzieri, infatti, la domanda tende a crescere notevolmente.
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link