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La famiglia e la comunità ricordano Luigi Einaudi, con una preghiera sulla sua tomba

Tradizionale momento in forma privata, in occasione della commemorazione dei defunti. Il sindaco: "Einaudi non può essere e non è divisivo, è un patrimonio di tutta l'Italia"

La famiglia e la comunità ricordano Luigi Einaudi, con una preghiera sulla sua tomba

Come ogni anno, il 2 novembre, nel giorno dedicato alla commemorazione dei defunti, si è svolta al cimitero di Dogliani la tradizionale preghiera in forma privata sulla tomba di Luigi Einaudi, primo presidente eletto della Repubblica italiana e figura di spicco della nostra storia, legato in modo profondo alla sua terra d’origine.

Alla cerimonia di ricordo hanno preso parte, come di consueto, il sindaco di Dogliani, Claudio Raviola, il sindaco di Carrù, Nicola Schellino – paese natale del presidente – oltre ai rappresentanti delle istituzioni locali, al presidente della Privincia e sindaco di Mondovì, Luca Robaldo, e ai Carabinieri.

La preghiera è stata condotta dal parroco di Dogliani, don Marco Sciolla, che ha guidato un momento di raccoglimento semplice ma intenso, nel segno della memoria e del rispetto.

Il sindaco Raviola ha ricordato con affetto e riconoscenza la figura di Einaudi: "Uomo lungimirante, innamorato dell'Italia e delle colline di Dogliani. Il nonno che noi tutti vorremmo avuto avere".

Il sindaco ha inoltre aggiunto, insieme al primo cittadino di Carrù: "Einaudi non è divisivo, Einaudi non era né di Carrù né di Dogliani. Einaudi è un patrimonio di tutti".

Durante l’incontro, la signora Roberta, nipote di Einaudi, ha condiviso ricordi e aneddoti di vita quotidiana legati al presidente, sottolineandone l’umanità, la sobrietà e l’attaccamento ai valori civili e morali che hanno contraddistinto la sua vita pubblica e privata.

L’appuntamento, pur nella sua dimensione riservata, continua a rappresentare per la comunità doglianese e per il territorio un segno di riconoscenza verso una delle figure più importanti della storia repubblicana italiana, che in queste colline trovò ispirazione, serenità e radici.

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