ultime notizie
31 Ottobre 2025 - 11:46
In un Piemonte attraversato da incertezze, il cuore più tenace pulsa in provincia di Cuneo.
Un cuore che batte tra comunità, servizi sociali, campi, scuole, ospedali, case di riposo e imprese agricole.
È la cooperazione cuneese, che anche nel 2024–2025 continua a dimostrare che si può resistere — e crescere — senza rinunciare ai valori.
La fotografia emerge dall'ottavo monitoraggio della Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con Unioncamere e con le centrali cooperative.
La stagione economica è complessa, ma la Granda risponde con realismo e testa alta:
41,5% dichiara fatturato stabile
70,8% mantiene i livelli occupazionali
8 cooperative su 10 sono ottimiste sul futuro
(contro un Piemonte in cui il pessimismo sfiora il 30%)
Un messaggio preciso, riassunto dal presidente della Camera di commercio Luca Crosetto:
«Le cooperative continuano a generare valore, coesione sociale e lavoro. I dati dimostrano solidità e capacità di guardare avanti: con i piedi per terra e la dignità di chi costruisce ogni giorno, senza clamore».
Nel Cuneese la cooperazione non è solo produzione: è comunità e formazione.
62,4% degli occupati è donna
8 cooperative su 10 hanno assunto under 35
crescita di ruoli femminili e coordinamento intergenerazionale
Mario Sacco (Confcooperative Piemonte Sud) sottolinea:
«Le cooperative non solo resistono, ma offrono risposte concrete all’occupazione giovanile e femminile. Stiamo proteggendo filiere agricole e servizi essenziali: è una responsabilità sociale prima che economica».
E avverte:
«Serve manodopera qualificata. Chi sceglie la cooperazione sceglie formazione, valori e qualità: non si improvvisa, si costruisce».

Il mondo cooperativo resta un laboratorio sociale e produttivo.
Per Matteo Castella (UE.Coop Piemonte), questa è la chiave:
«Le nostre imprese dimostrano capacità di tenuta e di visione. Guardano avanti, investono sull’ESG e sui giovani. È la conferma che il modello cooperativo è ancora un pilastro del territorio e del Paese».
E i numeri lo confermano:
51,5% delle cooperative cuneesi intende assumere nei prossimi 12 mesi.
Per Renzo Brussolo (Legacoop Piemonte):
«Il sistema cooperativo cuneese è più forte della media regionale. Cresce, mantiene occupazione e investe. Le donne e i giovani entrano e guidano. È una comunità economica viva e moderna».
E aggiunge:
«Non è solo tenuta. È capacità di innovare, crescere e restare fedeli ai valori di sostenibilità e inclusione».
Chiude Giuseppe D’Anna (AGCI Piemonte), con una riflessione profonda:
«La cooperazione è una forma avanzata di impresa, riconosciuta anche dalla Corte Costituzionale.
È fondata su mutualità e partecipazione democratica.
Non è sostituibile: risponde a bisogni reali, crea comunità e welfare».
Un modello che, nonostante tempeste economiche e geopolitiche, continua a crescere senza clamore, ma con coerenza e dignità.
Tra transizione demografica, sostenibilità, rinnovabili, qualità del lavoro e nuove competenze, le cooperative cuneesi guardano avanti.
Non inseguono mode.
Non si piegano alla logica del breve termine.
Costruiscono futuro, insieme.
E ricordano a tutti noi — in un’epoca che corre senza guardare indietro — che l’economia è fatta prima di tutto di persone, comunità e responsabilità.
Versione web de L'"Unione Monregalese", settimanale cattolico di informazione, notizie ed opinioni di Mondovì. Iscr. n°8 Reg. Canc. Trib. di Mondovì del 05-04-1951.
Direttore Responsabile Corrado Avagnina.
Edito da CEM - Cooperativa Editrice Monregalese Piazza S. Maria Maggiore, 6 - 12084 Mondovì - Tel. 0174 552900 - P.Iva: 01654260049
Registro delle Imprese di Cuneo n. 01654260049
Albo Società Cooperative n. A118893
Capitale Sociale € 25.768,00 i.v.
L’Unione Monregalese percepisce i contributi pubblici all’editoria. Tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Amministrazione trasparente: pubblicazione dei contributi pubblici, importo lordo contributo editoria anno 2022 euro 363.048,48 come da decreto della Presidenza Consiglio Ministri del 5.12.23
Oltre a quanto evidenziato in Nota Integrativa si evidenzia che gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla società sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di stato di cui all'art. 52 della L. 234/2012 a cui si rinvia e consultabile a questo link