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Addio a Jean Garavagno, il benefattore che ha donato al paese un nuovo teatro e due villette

Il sindaco lo ricorda con amicizia e riconoscenza: «Partito dal nulla, ha saputo valorizzare al meglio i tuoi talenti, per poi metterli a disposizione di chi ne ha bisogno»

Addio a Jean Garavagno, il benefattore che ha donato al paese un nuovo teatro e due villette

Jean Garavagno, con la moglie Angela

Ieri pomeriggio, 3 novembre, a Montecarlo è mancato Jean Garavagno, il "benefattore" di Trinità, l'uomo che negli ultimi anni, con grande generosità, aveva messo a disposizione molte delle sue risorse per la costruzione di opere pubbliche e l'attivazione di servizi dei quali ora beneficia l'intera comunità.

Grazie alla sua generosità, a Trinità è stata costruita una struttura di cohousing per anziani, due villette destinate a progetti sociali e di inclusione e un grande teatro in via Cavallina, che ogni settimana ospita spettacoli. Questi sono solo alcuni degli interventi realizzati grazie alle sue donazioni, i principali, ma sul territorio comunale ne sono presenti numerosi altri. 

«Jean ha dato a Trinità enormi risorse ed il suo grande cuore – spiega il sindaco Ernesta Zucco –. Ricordo quando Gianni Sanino me lo presentò, in un pomeriggio di agosto. Il sole splendeva, era una giornata calda e lui entrò nel mio ufficio insieme alla moglie Angela sorridente, come sempre lo è stato durante tutto il tempo di nostra conoscenza. Mi disse: "Sindaco, ho avuto una vita meravigliosa". Non ho mai sentito nessuno essere così innamorato della vita e della sua Angela. Continuò dicendo: "Vorrei fare una donazione a questo Comune" quello fa il primo di tanti incontri, di tanti progetti, di tanta amicizia».

«Caro Jean, oggi mi lasci nuovamente ammutolita, come avvenne tanti anni fa quando mi dicesti che avresti donato due villette nuovissime alla nostra comunità – prosegue la signora Zucco –. Oggi però è un giorno triste, c’è ancora il sole, ma nel mio cuore c’è tanta tristezza, oltre ovviamente alla gratitudine di averti conosciuto. Hai donato tanto amore, tantissimo affetto e tanta, tanta vera amicizia. Sei stato e sei un grande uomo, che ha saputo sfruttare appieno i suoi talenti per aiutare tante persone e la nostra piccola comunità. Hai iniziato dal nulla, ma hai saputo avvalerti del tuo ingegno per emergere nel modo facendo grandi cose. Non so ora dove andrai, non mi cercherai più per chiedermi: "Ora che cosa facciamo?". I tuoi progetti erano sempre tanti, troppi, ma so che resterai nel mio cuore come l’amico di sempre, per darmi consigli ed incoraggiarmi a continuare senza dare adito alle maldicenze ma programmando il futuro. Ciao Jean, amico caro, il tuo viaggio non finisce qui ma continua con noi per sempre».

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