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05 Novembre 2025 - 05:26
Tremila chilometri. Per la precisione: 3.120, in tutta la Granda. È il totale delle strade di cui deve occuparsi la Provincia di Cuneo: asfalti, manutenzioni, sfalcio, eccetera. «E poi c’è chi dice che le Province “non servono a niente”, che “dovrebbero sparire”? E di questi 3 mila chilometri, chi si occupa?». Lo dice così, senza mezzi termini, il presidente Robaldo.
La Provincia ha presentato il piano di interventi di asfaltature dopo le polemiche piovute la scorsa primavera. Quando era arrivata la doccia fredda – la “tegola”, come è stata definita dagli stessi tecnici provinciali – e le risorse sembravano essere quasi sparite. Poi, fortunatamente, lo stanziamento è stato confermato, spalmato su più anni.
Per il comparto di Mondovì si parla di una serie di asfaltature da portare a termine nel 2025 e nel 2026. Oggi si stanno ultimando quelle “arretrate”: «Anche perché – spiega la Provincia – la notizia del mancato stanziamento aveva portato a bloccare gli appalti. Ora li abbiamo potuti riprendere… ma è stato un vero e proprio “percorso a ostacoli”, quando ad agosto abbiamo saputo che il termine era il 30 settembre».
I tratti più importanti nel quadrante monregalese (che in tutto “cuba” una spesa di circa 3 milioni di euro) sono: sp 5 tronco “Lurisia innesto sp 231 - Roccaforte - Villanova, incrocio S.P. 37”, tratti da 1,1 km; sp 12 tronco “Diramazione Mondovì Casello A 6 - innesto sp 12 Bastia Mondovì”, tratto da 1,2 km; sp 439 - tronco “Bivio Prunetto - Confine Prov. Savona”, due tratti (aree Interne) 1,4 km. In conferenza stampa il consigliere Pietro Danna ha ricordato altri interventi previsti o in atto: il ponte Mulino di Monchiero sulla sp 159, il ponte Ghigliani a Clavesana, la rotonda a Monastero Vasco sulla sp 271, il ponte a Bagnasco sulla sp 490 e la rotatoria a Vicoforte in zona “Olle” all’incrocio fra la ss 28 e la sp 221.
C’è un’altra novità: la firma del protocollo di intesa fra la Provincia e l’ANCE, l’Associazione Costruttori Edili, per l’utilizzo e lo studio di materiali a basso impatto ambientale. Lo prevede la nuova legge, che ha introdotto i “CAM”, Criteri ambientali minimi: «Siamo i primi in Italia ad adottare un’intesa come questa – spiega Gabriele Gazzano, presidente ANCE Cuneo –: un segno che qui sappiamo davvero “fare sistema” per un obiettivo comune».
E in effetti… conviene avere una linea guida comune, visti costi che le imprese hanno dovuto sostenere per adeguare i propri impianti alle nuove normative. Cosa prevede il protocollo? «Condividere le esperienze di utilizzo di questi nuovi materiali, asfalti “a minor impatto ambientale” nella fase di smaltimento e fine ciclo vitale, analizzare le prestazioni di questi materiali innovativi per creare una “case history” che oggi manca e promuovere e sensibilizzare le imprese ANCE a utilizzarli», spiega il dirigente provinciale Simone Nicola. Robaldo: «Tante volte diciamo che questa Provincia è “virtuosa” e che sa fare sistema: eccone un esempio».
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