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05 Novembre 2025 - 11:20
Si è chiusa con l’accorpamento di tre Istituti scolastici della Granda l’annosa questione del dimensionamento che aveva tenuto banco nei mesi scorsi interessando anche l’I.C. di Garessio e l’I.C. “Momigliano” di Ceva.
La scorsa settimana, dunque, il Consiglio provinciale ha approvato un documento complesso che recepisce le indicazioni regionali e nazionali nell’ambito della riforma del sistema scolastico prevista dal PNRR - Missione 4, Componente 1, Riforma 1.3. L’obiettivo è duplice: razionalizzare la rete scolastica provinciale e, al tempo stesso, garantire la qualità dei servizi educativi sul territorio, salvaguardando le Scuole delle aree montane e marginali.
La nuova programmazione, elaborata dopo mesi di incontri con sindaci, dirigenti scolastici e organizzazioni sindacali, prevede una riduzione complessiva di cinque istituzioni scolastiche tra primo e secondo ciclo, attraverso accorpamenti e fusioni mirate, ma il territorio nei mesi scorsi aveva raggiunto a fatica l’accordo solamente per tre. Le ipotesi presentate nei mesi scorsi hanno trovato quindi la condivisione della maggioranza dei presenti al Consiglio provinciale e un astenuto.
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Dunque per l’anno scolastico 2026/2027 l’Istituto comprensivo di Bernezzo, per inferiorità numerica, confluirebbe a quello di Cervasca, che manterrebbe la sede della dirigenza e della segreteria.
Ad Alba verrebbero soppressi “Quartiere Mussotto e Sinistra Tanaro” e “Centro storico”, da cui nascerebbe però un unico Istituto la cui denominazione potrebbe fondere le due in una. Da questi verrebbero, poi, scorporati Guarene e Monticello d’Alba che andranno rispettivamente sotto gli Istituti Comprensivi esistenti di Canale e S. Vittoria d’Alba. Per quanto riguarda le Scuole secondarie di secondo grado l’Istituto tecnico “F.A. Bonelli” di Cuneo verrà accorpato con l’Istituto superiore “Bianchi-Virginio” sempre di Cuneo.
Il Piano provinciale di programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa prevede inoltre il mantenimento in deroga dei plessi scolastici situati nei Comuni montani e periferici.
Per quanto riguarda i due dimensionamenti mancanti, in assenza di accordo con il territorio, la Provincia ha rimandato la decisione alla Regione che il 30 ottobre nella VI Commissione del Consiglio ha approvato a maggioranza il nuovo Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2026/2027 e demandato al Ministero dell’Istruzione la decisione su come intervenire per raggiungere il numero di Scuole previsto per legge.
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