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La superluna del Castoro incanta le Langhe: è la più grande e luminosa dell'anno

Ma perché si chiama così? Ecco i nuovi, spettacolari scatti del fotografo carrucese Marco Aimo.

La Superluna del Castoro incanta le Langhe: è la più grande e luminosa dell'anno

La luna del Castoro, foto Marco Aimo

Nuovi, spettacolari scatti arrivano dall’obiettivo del fotografo carrucese Marco Aimo, che da anni racconta con sensibilità e occhio d’artista la bellezza delle Langhe e dei suoi paesaggi. Le sue immagini, mai scontate e sempre ricche di atmosfera, riescono a catturare l’essenza di un territorio unico.

Questa volta Aimo torna a sorprenderci con una serie di fotografie dedicate a un soggetto che da sempre lo affascina: la Luna. Protagonista dei suoi nuovi scatti è la Superluna del Castoro 2025, la più grande e luminosa dell’anno (si è trovata in fase di piena e quasi al perigeo, cioè nel punto della sua orbita più vicino alla Terra, a circa 356.980 km di distanza), osservata e immortalata nella serata di mercoledì 5 novembre.

All’imbrunire, tra le colline di Cigliè – con il suo maestoso castello – e di Rocca Cigliè, dominata dalla suggestiva torre medievale che svetta sul borgo, la Luna è apparsa enorme e abbagliante, sospesa in un cielo limpido che ne esaltava i riflessi dorati. Le fotografie di Aimo riescono a restituire pienamente quella magia: la luce lunare che accarezza le colline, il contrasto tra la quiete dei paesi e la potenza della natura, la sensazione di trovarsi davanti a uno spettacolo antico e sempre nuovo.

Perché si chiama "Luna del castoro?"

Il nome “Beaver Moon” – in italiano Luna del Castoro – deriva dalle tradizioni dei nativi americani, che attribuivano un nome a ogni Luna piena dell’anno per scandire il passare delle stagioni. Quella di novembre prende questo nome perché, in questo periodo, i castori erano particolarmente attivi nel preparare le loro dighe e tane in vista dell’inverno, mentre i cacciatori approfittavano della luce intensa della Luna per piazzare le trappole e raccogliere le ultime pellicce prima del gelo.

L'occhio del fotografo

Marco Aimo, con la sua consueta capacità di raccontare il paesaggio attraverso la luce, trasforma questo evento astronomico in una narrazione poetica delle Langhe. Le sue immagini non sono semplici fotografie: sono frammenti di emozione, in cui la Luna diventa specchio di un territorio e simbolo di una bellezza che resiste al tempo.

Le nuove fotografie di Aimo dedicano ancora una volta alle nostre colline uno sguardo inedito e profondo, invitando chi le osserva a riscoprire la meraviglia delle Langhe sotto la luce della Superluna.

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