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07 Novembre 2025 - 09:45
Un decreto per trasformare l’acqua in risorsa e non in emergenza. È positivo il giudizio di Coldiretti Piemonte sul decreto sulle acque reflue approvato dal Consiglio dei Ministri su iniziativa del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, considerato uno strumento fondamentale per affrontare le sfide della siccità e garantire un uso sostenibile e sicuro delle risorse idriche.
“Il decreto disciplina l’uso sicuro delle acque reflue, fornendo un quadro normativo essenziale per far fronte alle sempre più frequenti situazioni di siccità, sostenendo l'irrigazione in agricoltura – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale –. Oltre a garantire la disponibilità di nuovi volumi nelle situazioni straordinarie di crisi, il provvedimento prevede la partecipazione delle organizzazioni agricole nella pianificazione e nel monitoraggio dei rischi, nonché accordi di programma tra gestori degli impianti e delle reti di distribuzione”.

Secondo Coldiretti, il provvedimento rappresenta un passo avanti concreto per l’agricoltura, settore in cui oltre il 40% del valore aggiunto deriva da produzioni irrigue.
L’associazione ribadisce l’importanza di un grande piano di invasi multifunzionali, in grado di raddoppiare la raccolta di acqua piovana e garantirne la disponibilità per gli usi civili, agricoli ed energetici.
“La garanzia dell’acqua è centrale per l’agroalimentare italiano – aggiungono Brizzolari e Rivarossa –. Servono investimenti strutturali per assicurare approvvigionamento, produrre energia pulita e prevenire il rischio di esondazioni”.
Il decreto e le misure proposte da Coldiretti si inseriscono in una strategia più ampia per affrontare gli effetti del cambiamento climatico che, negli ultimi anni, hanno colpito duramente il Piemonte e l’intero Nord Italia.
L’obiettivo è trasformare la gestione idrica in una leva di resilienza e innovazione, garantendo acqua, cibo e sostenibilità per il futuro del territorio.
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