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Uno stormo di 60 gru nei nostri cieli: sapete perché volano in "formazione a V"?

Il fotografo Marco Aimo ci regala l'ennesimo scatto spettacolare, dal balcone di casa

Uno stormo di 60 gru sui nostri cieli: sapete perché volano in "formazione a V"?

Ancora una volta la natura regala emozioni uniche, e ancora una volta l’obiettivo del fotografo carrucese Marco Aimo riesce a catturarle con sensibilità e prontezza. Oggi, 19 novembre, Aimo ha infatti immortalato nel cielo sopra Carrù un gruppo di 60 gru in migrazione, disposte nella loro tipica e affascinante formazione a V.

L’avvistamento, inatteso ma inconfondibile, è avvenuto mentre l’artista si trovava in casa. Aimo racconta così quei momenti:

«Anche oggi qualcosa da fotografare c’è… Un inconfondibile richiamo mi avvisa che arrivano le gru! Allora veloce in casa a prendere la fotocamera e dal balcone mi concedono un unico ma emozionante scatto… La natura sorprende, sempre. (Contate, sono 60!)»

Le gru, solitamente visibili nei periodi migratori autunnali e primaverili, sono considerate uno degli spettacoli più suggestivi del cielo. Il loro caratteristico volo a V non è solo elegante: è un accorgimento evolutivo che permette al gruppo di risparmiare energia e mantenere la rotta con precisione.

Lo scatto di Aimo, realizzato in pochi istanti ma con grande prontezza e occhio artistico, testimonia ancora una volta la capacità del fotografo di cogliere il momento giusto e trasformarlo in un frammento di natura che emoziona. Non è la prima volta che il cielo delle Langhe si anima di migrazioni spettacolari, ma la sensibilità dell’autore aggiunge un valore narrativo e visivo che rende l’episodio indimenticabile.

In un mondo che corre veloce, questa immagine ci ricorda la bellezza dell’alzare lo sguardo e lasciarsi sorprendere. Perché, come dice Aimo, “la natura sorprende, sempre”.

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