Il Consorzio Acquedotto Rurale di Sant’Anna Collarea celebra 35 anni di presidenza dell’ing. Roberto Prucca

Si è svolta sabato 29 dicembre l’annuale assemblea ordinaria dei Soci del Consorzio Acquedotto Rurale di Sant’Anna Collarea, un appuntamento particolarmente significativo poiché ha visto la consegna di una targa commemorativa all’ing. Roberto Prucca, presidente del Consorzio per trentacinque anni ininterrotti. A rendergli omaggio è stato l’attuale presidente, Davide Rizzo, che ha sottolineato il valore di un impegno così lungo e determinante per l’evoluzione dell’acquedotto.

Il Consorzio, fondato negli anni Cinquanta, ha avuto nel tempo figure di riferimento profondamente radicate nella vita della comunità. Alla guida si sono succeduti inizialmente il maestro Giacomo Briatore, padre del più noto Flavio Briatore, e successivamente don Giuseppe Basso, parroco del paese, che ha ricoperto la carica per circa due decenni, fino a quando le condizioni di salute glielo hanno consentito. Dal 1990 l’incarico è stato assunto dall’ing. Prucca, che ha segnato una delle fasi più importanti della storia del Consorzio.

Durante il suo lungo mandato l’intero sistema dell’acquedotto è stato rinnovato e potenziato, consentendo di offrire un servizio moderno, efficiente ed economicamente sostenibile. Un lavoro di visione e continuità ricordato anche nel volume dedicato ai cinquant’anni di attività del Consorzio, dove Prucca esprimeva l’auspicio che «negli anni a venire si mantenga quell’orgoglio d’essere partecipi di un’iniziativa del paese, nata nel secolo scorso, ma che potrà proseguire solamente se tutti insieme lo vorremo, e se chi ci seguirà avrà lo stesso entusiasmo e caparbietà di chi l’ha preceduto».

Oggi il Consorzio, rinnovato lo scorso anno, sembra rispondere pienamente a questo appello grazie alla presenza di competenze e professionalità diverse, capaci di guidarlo verso il futuro. Una realtà che, arrivata ormai alla terza generazione dopo i soci fondatori, continua a rappresentare un punto di riferimento per la comunità, mantenendo vivo lo spirito originario e guardando con fiducia ai prossimi anni.