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Clavicembalo o chitarra elettrica? «La scuola di musica non dovrebbe essere solo "di nicchia"»

Nei mesi scorsi docenti della Comunale se ne sono andati e hanno fondato una scuola privata

Clavicembalo o chitarra elettrica? «La scuola di musica non può essere "di nicchia"»

«La scuola di musica non può essere "di nicchia"». Non c'è "polemica", ma certamente un'attenzione particolare sul tema: il sindaco ha voluto toccare il tasto dopo mesi, quando in città se ne era parlato abbondantemente a cavallo fra l'estate e l'autunno.

Qual è il punto? Alcuni mesi fa, a Mondovì, è nata una scuola di musica privata: la "Next Level Music School". Una dozzina di insegnanti di musica fra i più rinomati di tutta la zona (Corrado Cordova per la chitarra classica e Olli Rocca per quella elettrica, Renzo Coniglio e Stefano Ghigliano per la batteria, Franz Bertone per il basso e contrabbasso, Nitza Rizo per pianoforte e canto o Alberto Rainetti per pianoforte, , Elisa Dutto per il violino e potremmo andare ancora avanti) hanno abbandonato la Scuola comunale di musica di Mondovì, oggi amministrata dall'Academia Montis Regalis, e hanno fondato questo nuovo progetto

Alle spalle di questa decisione ci sarebbero stati una serie di divergenze coi vertici. Uno dei fondatori è Max Bellarosa: musicista, chitarrista, produttore, arrangiatore, dal 2007 in Radio Deejay.

Sul tema non ci sono mai state dichiarazioni pubbliche... fino alla scorsa settimana. Quando, in Consiglio comunale, il sindaco ha voluto toccare il tema con un intervento misurato, ma anche molto "mirato": «Da liberale, quale sono, dovrei essere felice di sapere che esiste una... concorrenza. Ma il Comune investe 50 mila euro all'anno nella Scuola comunale di musica. E le lamentele o segnalazioni che ci sono arrivate non sono state poche. Abbiamo ulteriormente incrementato le cure e stiamo cercando di tenere sotto controllo la situazione. Il numero di iscritti è rimasto più o meno lo stesso, negli ultimi anni. Ma mi permetto di dire che non dovrebbe essere un insegnamento "di nicchia": fermo restando che l'offerta didattica viene sviluppata da chi se ne occupa, ovvero la Fondazione Academia Montis Regalis, abbiamo provato a suggerire che è molto più facile che a un ragazzo di 16 anni piaccia la chitarra elettrica piuttosto che il clavicembalo, visto che non siamo nel 1600 o 1700».

Sempre in Consiglio, Davide Oreglia: «La notizia dell'uscita di un numero di docenti storici per fondare una nuova scuola privata ci ha preoccupati. Vogliamo continuare a tenere l'attenzione e a favorire la buona riuscita della Scuola comunale. Il Comune investe 50 mila euro l'anno e, dall'ultimo bilancio, si legge che la Fondazione registra una "perdita" di 200 mila euro, pur in attesa del contributo di 160 mila euro da parte della Regione».

Al netto delle "attenzioni" del Comune, c'è un dato di fatto: l'attenzione della Fondazione Academia Montis Regalis è sempre stato focalizzato sulla musica antica e barocca. Non è una novità. L'Academia stessa descrive così la sua "mission": «Torniamo all’antico, sarà un progresso», citando una frase di «una lettera indirizzata da Giuseppe Verdi allo storico della musica Francesco Florimo».

E scrive: «Questa è – in sostanza – la missione che si è assunta l’Academia Montis Regalis, che comprende un certosino lavoro di riscoperta di opere spesso dimenticate da secoli e la loro riproposizione al pubblico in esecuzioni storicamente informate, ossia con l’utilizzo di strumenti d’epoca e il rigoroso rispetto della prassi strumentale in auge nel XVII e XVIII secolo» e ancora «Per dare la giusta attenzione al territorio in cui opera, il Maestro Maurizio Fornero ha potenziato l’offerta didattica a vari livelli, dalle scuole di base di Mondovì, Busca e Asti, soddisfando la voglia di musica di giovani e meno giovani, ai corsi professionali dello storico Festival dei Saraceni di Pamparato. Oltre a questa intensa attività didattica, l’Academia Montis Regalisporta avanti con successo ben tre stagioni concertistiche, MondovìMusica in primavera, il Festival dei Saraceni in estate e il Festival dei Giovani Musicisti Europei Lutz Lüdemann in autunno, senza dimenticare l’impegno in ambito lirico», un «insieme coordinato di attività oggi in continua espansione per dimostrare a tutti – musicisti e appassionati – con quanto impegno l’Academia Montis Regalis abbia fatto propria la celebre frase di Verdi».

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