Il Comune acquisisce i terreni: comincia l'iter per realizzare le scuole del futuro

Venerdì nel primo pomeriggio il Comune di Peveragno ha concluso ufficialmente il processo di acquisto dei terreni necessari alla costruzione del nuovo polo scolastico.

A suo modo è un passaggio storico: il possesso dell’area destinata a ospitare la nuova costruzione infatti è un requisito imprescindibile per poter candidare il progetto a bandi e finanziamenti. Si tratta di uno degli obiettivi più ambiziosi perseguiti nel secondo mandato dell’Amministrazione di Paolo Renaudi.

Davanti alla necessità di mettere mano al vecchio polo scolastico (nel 2017 erano stati evidenziati dei cedimenti nelle palestre che ne avevano causato la chiusura per ulteriori indagini) l’Amministrazione aveva valutato più conveniente da tutti i punti di vista costruire un edificio nuovo, in grado di ospitare sia Scuola dell’infanzia, che Primarie e Secondarie di primo grado. L’area individuata presenterebbe meno criticità, trovandosi fuori dal concentrico del paese, garantirebbe più spazio e più parcheggi. Il progetto è stato presentato nel 2022, innescando così il lungo iter per acquisire i fondi necessari per realizzarlo (all’epoca sono stati stimati 11 milioni di euro). L’atto d’acquisto dei terreni consentirà ora di proseguire “concretamente”: in settimana è stato approvato il Dip con le linee guida preliminari per la stesura della progettazione, che proseguirà con uno studio di fattibilità tecnica. Il documento sarà candidato ai bandi: si prevede di approntarlo entro febbraio.

In fase di appalto si passerà alla progettazione esecutiva, che dovrà essere messa a punto congiuntamente alla ditta che si aggiudicherà questa commissione-monstre. «Da una parte è un momento importantissimo – commenta il sindaco di Peveragno Paolo Renaudi – perché è un passo avanti fondamentale per la costruzione del nuovo polo scolastico. Con l’occasione vorrei ringraziare i proprietari dei terreni per la loro disponibilità al dialogo e per la loro comprensione delle necessità della comunità».