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«Con sci e ciaspole fate attenzione al gallo forcello. Passa l'inverno in una tana nella neve!»

L'appello del Parco Alpi Marittime che segnala le aree di rifugio con cartelli giallo brillante

«Con sci e ciaspole fate attenzione al gallo forcello, che passa l'inverno in una tana nella neve!»

Mentre noi esseri umani ci divertiamo con gli sci o le ciaspole, sotto i nostri piedi potrebbe essere nascosto nella coltre nevosa il fagiano di monte, che cerca di superare l’inverno e sopravvivere fino alla primavera.

Il fagiano di monte (o gallo forcello) è un uccello appartenente alla famiglia dei tetraonidi presente sia nel Parco delle Alpi Marittime che nel Parco del Marguareis, dove trova uno degli areali più meridionali della sua diffusione.

Questa specie presenta particolari adattamenti al clima freddo; uno dei più curiosi? Sicuramente le tane nella neve. Durante i mesi invernali, infatti, scava nella coltre nevosa cunicoli nei quali trascorre le notti gelide; all’interno di questi giacigli la temperatura si aggira sempre intorno allo zero, anche quando all’esterno scende oltre i 20° sotto zero. In questo modo, il fagiano di monte consuma meno energie e si assicura la sopravvivenza fino alla primavera.

Ma solo se non viene disturbato
Infatti, se viene spaventato, per esempio, dal passaggio di uno scialpinista, l’animale vola via dalla sua tana di neve sprecando moltissime energie e accumulando stress. Le energie perse nella fuga e il freddo lo indeboliscono, rendendolo facile preda per i carnivori e per i parassiti. Lo stress eccessivo, inoltre, causa perdita di penne e piume

Un pessimo affare quando fuori si gela!
Per questo motivo e per garantire la conservazione della specie in aree in cui c’è una forte presenza di appassionati degli sport invernali, i guardiaparco delle Aree Protette Alpi Marittime segnalano le aree di rifugio del fagiano di monte, attraverso appositi cartelli triangolari, giallo brillante.

Sono stati posizionati in via sperimentale a Palanfrè (Valle Vermenagna) e nel Bosco delle Navette (Valle Tanaro).
La segnaletica è un invito, purtroppo non sempre rispettato, a non disturbare il riposo di questo animale, cambiando, se necessario, il proprio percorso.

«Da almeno un paio di stagioni invernali l’Ente sta facendo attività di comunicazione e sensibilizzazione sul tema ma purtroppo non tutti hanno compreso la necessità di tutelare qualche area di rifugio per il fagiano – spiegano dal Parco Alpi Marittime –. Se le violazioni di queste zone di rispetto dovessero continuare, i nostri Guardiaparco saranno costretti, con grande dispiacere, ad abbandonare l'approccio amichevole e a passare alla verbalizzazione (multa). Non vogliamo davvero arrivare a questo»

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