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19 Dicembre 2025 - 10:30
Odg presentato dal vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Graglia
«In Piemonte si stima che oltre 300mila persone, pari al 7% della popolazione, sia affetto da diabete. Per questo è stato importante approvare un’integrazione tra gli obiettivi strategici del Piano Socio-Sanitario 2025–2030, per la prevenzione e il contrasto dell’obesità e del sovrappeso, con un’attenzione particolare verso i più giovani». È questo il commento del vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Graglia, in merito all’Ordine del giorno che ha presentato con la collega Annalisa Beccaria, sottoscritto da tutto il gruppo consigliare regionale, che impegna la Giunta a contrastare obesità e sovrappeso attraverso la promozione di stili di vita sani e attivi, di educazione alimentare e potenziamento della presa in carico clinica e territoriale, con particolare attenzione alla popolazione scolastica.
«Fondamentale è seguire i percorsi di cura multidisciplinari – prosegue il vicepresidente Graglia -, fondamentali sono i centri di riferimento per la chirurgia bariatrica, conosciuta anche come chirurgia dell’obesità, che attualmente è una delle sfide più importanti in ambito medico. Ed è necessario che queste azioni mirate, vengano fatte in accordo con ASL, istituzioni scolastiche, Comuni, università, soggetti del terzo settore e operatori economici, così da favorire l’attivazione di reti territoriali e comunità locali».
L’Ordine del giorno impegna la Giunta regionale a valutare nuove forme di sensibilizzazione e comunicazione per cultura del consumo di cibi freschi e naturali che possano aiutare a mantenere uno stile di vita sano.
«L’obesità è una malattia e come tale deve essere trattata – sottolinea ancora Graglia –. Purtroppo in Piemonte, è una patologia in crescita, per questo è necessario promuovere una campagna informativa per incentivare l’innovazione tecnologica che possa supportare la gestione di diabete e obesità, nonché incentivare un maggior impegno di lotta alle discriminazioni con campagne di sensibilizzazione per combattere stigma e discriminazioni subite dai pazienti obesi. È necessario adottare iniziative nell’ambito della programmazione territoriale, della formazione del personale sanitario e nella prevenzione dell’obesità, soprattutto infantile, che prevedano un approccio multidisciplinare e di rete che coinvolga specialisti, medici di base, dietisti, psicologi e operatori sanitari. Inoltre prevedere, nei casi di obesità grave che hanno richiesto il trattamento chirurgico bariatrico, l’intera presa in carico a lungo termine dei pazienti».
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