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«Frasi razziste contro di me e la mia famiglia»: da Pinerolo, lo sfogo di Adhu Malual scuote la A1

Bruttissimo episodio, al termine della sfida di pallavolo tra Monviso e Macerata. La giocatrice della nazionale: «Fiera di essere italiana, ma il silenzio non è più un opzione»

«Frasi razziste contro me e la mia famiglia»: da Pinerolo, lo sfogo di Adhu Malual scuote la A1

La foto del post social di denuncia, pubblicato da Malual

Un episodio grave, che nulla ha a che vedere con lo sport e con i valori della pallavolo, ha macchiato il finale della sfida di Serie A1 femminile andata in scena ieri tra Monviso Volley Pinerolo e Macerata, vinta dalle ospiti al tie-break per 3-2.

Al termine dell’incontro, dalla tribuna del pubblico di casa si sarebbero levati fischi e proteste indirizzati alle giocatrici del Monviso Volley, appena sconfitte dopo una battaglia durata cinque set. Ma ciò che più colpisce e preoccupa riguarda alcune frasi pesanti e a sfondo razzista rivolte da una parte del pubblico alla giocatrice Adhu Malual, opposta di Pinerolo e della Nazionale azzurra, 25 anni.

Un comportamento che ha spinto l’atleta a rompere il silenzio con un lungo e toccante post sui social, nel quale ha raccontato quanto accaduto e il profondo disagio vissuto: «Ieri sera ho giocato in casa ma non mi sono sentita a casa. In 12 anni di carriera non avevo mai vissuto sulla mia pelle un atteggiamento del genere da parte del pubblico che dovrebbe sostenere la sua squadra», ha scritto Malual.

Nel suo sfogo, la giocatrice ha sottolineato come l’errore faccia parte dello sport, ma non possano essere tollerati insulti, fischi continui e offese personali, tantomeno commenti razzisti: «Dal primo all’ultimo minuto. Non per spronare, non per sostenere, solo per colpire. Rivolti a me e ai miei famigliari sugli spalti».

Parole che colpiscono nel profondo, soprattutto quando Malual ribadisce con orgoglio il proprio legame con l’Italia e con la maglia azzurra: «Sono fiera di essere italiana e di giocare in uno dei campionati più forti al mondo. L’amore che provo per questo Paese, che è la mia casa, è indescrivibile».

La linea tra tifo e mancanza di rispetto, spiega l’atleta, «ieri è stata superata più volte», trasformando un problema sportivo in una questione umana, che coinvolge non solo chi scende in campo ma anche le famiglie sugli spalti e l’intera squadra.

Malual ha poi ringraziato la società per il supporto ricevuto e i tifosi che continuano a riconoscere il suo impegno, ribadendo però un messaggio chiaro: «Continuerò a fare il mio lavoro con dignità, passione e rispetto per questo sport. Ma il silenzio davanti a certi comportamenti non è più un’opzione».

Un episodio che richiama tutticlub, istituzioni e pubblico – a una riflessione profonda. Perché lo sport dovrebbe essere un luogo di inclusione, rispetto e crescita, non un terreno dove trovano spazio odio e discriminazione.

La società Monviso Volley ha appena diramato un comunicato stampa nel quale rinnova la sua vicinanza all'atleta e condanna i fatti accaduti che riportiamo qui di seguito:

La Società Monviso Volley prende fermamente le distanze da quanto accaduto ieri sera sugli spalti in occasione della gara contro Macerata, dove si sono verificate manifestazioni di dissenso da parte di una minoranza del pubblico, non in linea con i valori dello sport e con i principi che da sempre guidano la nostra Società.
Pur riconoscendo che la critica sportiva faccia parte del confronto agonistico, Monviso Volley ritiene inaccettabili atteggiamenti che travalichino il rispetto della persona e dell’atleta, soprattutto quando questi si trasformano in contestazioni personali o in pressioni dannose per il clima sportivo.
La Società desidera esprimere piena solidarietà e sostegno all’atleta di Adhu Malual, che ogni giorno dimostra impegno, professionalità e dedizione al progetto sportivo, condividendo con la squadra responsabilità, successi e momenti di difficoltà che fanno parte di ogni percorso competitivo.
La Società ribadisce con forza il proprio impegno nella promozione di valori quali rispetto, correttezza e fair play, dentro e fuori dal campo, e invita tutti i propri sostenitori a mantenere un comportamento coerente con questi principi, a tutela dell’immagine del club, delle atlete e dello sport stesso.
Eventuali comportamenti contrari a tali valori, che non rappresentano la Società né lo spirito con cui affrontiamo l’attività sportiva, saranno perseguiti nelle sedi opportune.

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