Cerca

ultima ora

ultime notizie

OGGI

Gli eredi di Melano Rossi donano un legato al Comune

Mercoledì la consegna del fondo del noto vicese emigrato oltreoceano circa un secolo fa, autore di importanti pubblicazioni sul Santuario

Gli eredi di Melano Rossi donano un legato al Comune

Mercoledì 2 luglio in Comune a Vicoforte sono stati ricevuti Elio Sartorio e Gianfranco Somà che, su incarico degli eredi di Luigi Melano Rossi, hanno consegnato in Comune il materiale di una donazione proposta all’Amministrazione comunale ed accettata. Si tratta di un fondo di oggetti lasciati dal noto vicese, che fece fortuna in America ma che mantenne sempre un forte legame con le sue terre di origine, arrivando anche a dedicare alcune pubblicazioni al Santuario. Il materiale parte dell’eredità è stato consegnato al sindaco Gian Pietro Gasco ed all’assessore alla cultura Daniela Tarò. Alla vita di Melano Rossi l’ex amministratore Gianfranco Somà ha recentemente dedicato un libro “Un vicese in America - Luigi Melano Rossi” edito da Primalpe nel 2024 e presentato a Vico a febbraio. Somà ha raccontato: «Ho rinnovato un contatto tra un amico di famiglia, Elio Sartorio, e gli eredi di Ercole Rossi, nipote di Luigi e anche lui, come suo padre Giuseppe, maniscalco nello slargo di via del Teatro a Mondovì Breo. Su questa piazzetta, tuttora, esiste uno dei superstiti pozzi comuni medievali. Su di uno spigolo del vicolo, nei primi anni Trenta del secolo scorso, Luigi, con suo fratello Giuseppe ed i nipoti Romolo ed Ercole, fece appendere una bella icona su tavola della Madonna di Vico con una ghirlanda di fiori bianchi in ceramica donata dalle “maiolichere” delle fabbriche di Mondovì». Somà prosegue: «Gli eredi, Guglielma Fulcheri (ved. Aldo Rossi) ed i figli Davide Rossi e Jacopo Rossi, tramite contatto con Elio Sartorio, hanno proposto al Comune di Vicoforte la donazione di materiale e documenti del loro avo Luigi Melano Rossi nato a Vicoforte nel 1853 e deceduto a Le Havre nel 1934».

Statua, libri, lettere e stampe

Nella lettera al Comune di proposta della donazione, fatta come atto di liberalità e senza vincoli o riserve, Fulcheri ha dettagliatamente descritto il materiale donato: consiste in un busto in gesso di grandezza naturale di Luigi Melano Rossi, 2 cassette di libri della sua biblioteca, 33 lettere autentiche di Luigi e dei suoi parenti, numerose tavole fotografiche del pilone della Madonna di Vico ed alcune cromolitografie della Madonna di Vico fatta dipingere da Luigi e stampate a Parigi. La stessa è stata inserita nel frontespizio del suo bel volume “Madonna di Vico” scritto in inglese a Londra nel 1907. L’insieme della donazione rappresenta una preziosa testimonianza di ricordo ed ulteriore conoscenza del personaggio. Conclude Somà: «I libri donati raccontano i paesi visitati e gli interessi diversi della sua voglia di conoscere. Le lettere testimoniano il costante contatto familiare e tratti della sua vita dove si intravede l’entità dei suoi interessi americani quando descrive, in occasione dell’esposizione universale di Chicago del 1893, i treni in proprietà della sua società, la costruzione di una propria stazione ferroviaria a 11 km da Chicago ed un hotel di 400 stanze per i propri clienti. Le immagini della Madonna ci riportano alla sua profonda affezione per il Santuario di Vico che celebrò con il già citato volume “Madonna di Vico” del 1907 in inglese e col successivo “Il Tempio della Pace in Val d’Ermena” del 1914. Mentre restarono costanti per tutta la sua vita l’amore e la nostalgia per il borgo natio di Vico che onorò con un accorato scritto del 1907 e lo gratificò, con una dotta descrizione, come “Il più bel punto d’Italia». «Abbiamo accolto con piacere – il commento del sindaco Gian Pietro Gasco – la donazione, anche perché Luigi Melano Rossi, alla cui memoria era già stata intitolata una piazza, rappresenta l’amore di un vicese emigrato che ha ottenuto successi nella vita, ma che non ha mai dimenticato il suo paese. Ringraziamo gli eredi per questo straordinario gesto che custodiremo attentamente e ringraziamo Sartorio e Somà per il ruolo di intermediari che hanno svolto».

 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

x