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Battistini e quelle riprese dalla Russia non gradite a Mosca: «Putin vuole sopprimere l'informazione»

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È entrata in Russia dall'Ucraina per fare il suo lavoro: documentare. Le morti, le fosse comuni, la testimonianza delle persone. Un soldato russo che, a volto nascosto, dice: «Ci avevano detto che stavamo venendo a liberare l'Ucraina dai nazisti. Invece mi sono reso conto che questa guerra era una scusa per annientare un popolo». Eccole, le immagini che Mosca non volevano che venissero viste. E che ora hanno portato Putin a volere l'arresto di Stefania Battistini, giornalista RAI, e della sua troupe. A chiederne all'Italia la sua estradizione. Ieri la giornalista era a Mondovì, al Premio Res Publica: «Il giornalismo dei reporter è questo: documentare. C'è un giornalismo geopolitico che si occupa di analizzare, capire i retroscena. Il reporter invece ha un compito diverso: vedere i fatti che avvengono, documentarli». Ora vive sotto scorta, nel mirino di Putin: «Lo avevamo messo in conto: è solo l'ennesima dimostrazione che questa è...

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