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Due passi nel delirio: Intervista doppia sulle convinzioni deliranti

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Era il 1880 quando il medico Jules Cotard descrisse a Parigi un caso che, ancora oggi, sembra incredibile. Una sindrome che prese il suo nome e che è ancora oggi un caso da manuale per gli psichiatri: quello di un paziente convinto di essere morto. È una delle patologie più curiose descritte dalla neurologia e dalla psichiatria, esattamente come la sindrome di Cap-Gras: ovvero il soggetto è convinto che i propri familiari siano stati sostituiti da degli impostori. Sono due casi che sembrano le classiche curiosità da rubrica, eppure sono molto più comuni di quanto non si pensi. Fanno entrambe parti delle cosiddette “convinzioni deliranti”, ovvero quelle manifestazioni che sfociano nell’assurdo e che per anni hanno rappresentato lo stereotipo da barzelletta della malattia mentale. Tanto per capirci, il “matto” che crede di essere Napoleone, ritratto in tante vignette, è la vittima tipica di questo tipo di disturbo, ma dietro c’è...

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